Niente di irrecuperabile, ma è chiaro che adesso tutto si è fatto tremendamente complicato. La qualificazione in Champions e quella in Coppa sono a forte rischio (e va be' non è un dramma), ma la cosa peggiore è che in caso di sconfitta a Roma, la Champions diretta diventerà un miraggio lontano, col rischio di trovarsi braccati dall'Inter per il terzo posto (anche Atalanta e Lazio, ma consideriamo l'Inter la rivale più attrezzata).
La cosa che lascia ben sperare è proprio la sorpresa di De Laurentiis al putiferio che si è scatenato dopo le sue parole. Se avesse voluto colpire duro e di proposito Sarri (come qualche gossipparo ha scritto) avrebbe dovuto essere contento degli effetti del suo show post-Bernabeu. Invece pare essere rimasto stupito anche lui.
Dal suo punto di vista, essendo presidente ha tutto il diritto di esternare il proprio pensiero nel bene e nel male. Come in una qualsiasi azienda, il "grande capo" è libero di fare cazziatoni (giusti o sbagliati che siano) al proprio miglior dipendente, ma mica significa che lo vuole licenziare il giorno dopo. Anzi, dal suo punto di vista servono a migliorare.
L'errore grosso però è uno: i cazziatoni e i diverbi si fanno a quatt'occhi, non in eurovisione. E qui De Laurentiis dovrebbe fare un passo indietro e chiedere scusa. Perché i grandi fanno così.