Vi risparmiamo il resoconto del discorsetto che il presidente juventino si era preparato per le telecamere. Fondamentalmente era incentrato sul fatto che, esistendo un Protocollo, il Napoli avrebbe dovuto "lealmente" rispettarlo e presentarsi a giocare. Ammette che De Laurentiis gli ha mandato "solo un messaggio" nel quale in sostanza gli chiedeva se volesse rinviare la partita. E lui ha risposto dicendo "c'è un regolamento, dobbiamo rispettarlo".
A fargli lo sgambetto è Sandro Piccinini con una domanda trappola: "Presidente, ma a parti invertite, con un divieto della ASL, lei cosa avrebbe fatto?"
E qui inizia lo show:
Agnelli, che un secondo prima aveva detto che bisogna rispettare i regolamenti, candidamente afferma "noi al posto loro saremmo partiti". Azz... alla faccia del rispetto delle regole!
Poi non contento fa fare una figura di m... alla ASL piemontese, dicendo altrettanto candidamente: "Non averebbe mai fatto un comunicato del genere". Subito dopo, resosi conto di averla detta grossa, cerca un salvataggio in extremis (in mezzo a dodicimila balbettii) lanciando un'accusa al Napoli: "Se la ASL fa quel comunicato vuol dire che non sono state rispettate le regole".