Buona notizia si potrebbe pensare, perché significa che il Giudice Sportivo vuole vederci chiaro. Anche perché sta prendendo campo l’ipotesi che possa chiedere un supplemento di indagine, mandando gli atti alla Procura federale della Figc.
Ma non è una situazione semplice, perché gli interessi in ballo sono diversi e anche lo stesso Giudice Sportivo - che mica vive nella "bolla" fuori dal mondo - la sua idea già se l'è fatta: sa benissimo che il 3-0 a tavolino sarebbe ribaltato in sede amministrativa. E a nessun Giudice piace emettere una sentenza "perdente".
D'altra parte sarebbe paradossale che il giudice sportivo, nominato dal Consiglio federale su proposta del presidente Figc, desse ragione al Napoli contro la posizione della Figc.
Magari si troverà la soluzione compromesso: gara rinviata (così la Lega potrà scegliere liberamente quando giocarla) e penalizzazione al Napoli (che poi andrà al Tar per farsela togliere).
Siamo convinti che molti si siano pentiti di non aver deciso subito di rinviare la partita, piuttosto che trovarsi con questa rogna adesso. Ma purtroppo i padroni del vapore sono così presi dal loro potere, che spesso si sentono onnipotenti. Al punto di rivendicare una posizione di dominanza rispetto all'Ente che secondo le leggi dello Stato deve tutelare la salute.
Adesso si dimenano e fanno incontri e summit per venire fuori da questo papocchio. Ma avrebbero potuto farli ben prima che succedesse il fattaccio, e trovare una soluzione logica ex ante (lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì e sabato), anziché provare adesso a metterci una pezza ex post. Bastava solo un po' di logica e di buon senso.