«Siamo preoccupati come lo eravamo col Genoa. In questo momento bisogna stare attenti. Sappiamo che il calcio è una grande azienda che sta perdendo tanto tra biglietteria e sponsor. Noi abbiamo il dovere di far continuare quest'azienda, ma spero che arriveranno le giuste decisioni da parte di chi ci governa».
La sfida. «Sembra che domani giochiamo contro gli scappati di casa, ma l'AZ Alkmaar l'anno scorso ha fatto benissimo, era al vertice con l'Ajax. Hanno problemi di Covid ma mancherà solo 1 giocatore titolare in attacco. Dovremo esprimerci al massimo per passare».
Turnover. «Ci saranno tre o quattro giocatori nuovi rispetto alla gara con l'Atalanta. Quando ero al Milan provavo a cambiare anche otto giocatori e ci ho sbattuto i piedi, ma bisogna fare le scelte giuste e riuscire anche a non cambiare nove o dieci giocatori. Non faremo tantissimo turn over in Europa League. Spero rientrino presto i ragazzi colpiti dal Covid, per avere alternative in più. Elmas ad esempio può fare anche l'attaccante esterno visto che lo fa spesso in nazionale».
Esaltazione collettiva. «C'è tanto da migliorare. A me piacerebbe fare una pressione ultraoffensiva, ma non ci siamo ancora. Dobbiamo sempre portare 4 o 5 uomini in fase d'attacco per far male agli avversari e dobbiamo essere bravi a ricompattarci. Purtroppo in questo periodo di tempo per allenarsi ce n'è poco perché si gioca ogni tre giorni».
«Il nostro obiettivo è quello di tornare in Champions, poi strada facendo pensiamo a dove possiamo arrivare».