«Siamo contenti, c'è grandissimo rispetto per il Real Sociedad: giocano molto bene, oggi l'abbiamo toccato con mano e ci han messo in grandissima difficoltà . Sapevamo che oggi valeva più del 50% del passaggio del turno, perché ci siamo complicati la vita con l'AZ. Sapevamo che sarebbe stata una partita durissima contro una squadra che gioca un gran calcio e che non ti lascia palleggiare. Tatticamente la squadra mi è piaciuta tantissimo, a livello di qualità meno, ma sono orgoglioso dei miei anche perché dopo 20 minuti abbiamo cambiato e ci siamo messi ad aspettare la Real Sociedad. Abbiamo preso pochissime imbucate, la squadra è stata molto brava».
Su Lobotka trequartista. «Doveva giocare come Mertens, ma con caratteristiche totalmente diverse. Volevamo che venisse a legare il gioco e che fosse sul loro vertice basso. Dopo 25 minuti abbiamo cambiato qualcosa, ci siamo abbassati un po'. Lobotka lì ci dava un po' di equilibrio in più».
Scudetto. «Non so, però sono sicuro di avere una squadra molto forte, questi ragazzi mi danno sicurezza. A loro sto chiedendo tanto, mi aspetto sempre qualcosa in più certe volte perché so che possono farlo. Vedo che veniamo in Spagna e vinciamo giocando anche un calcio diverso, e lo facciamo alla grande nonostante i molti cambi. Demme, Lobotka, Petagna sono tutti giocatori che stanno dando tanto nonostante non giocavano da un po'. E' un segnale importante, è una squadra sempre sul pezzo e pedalano, c'è grande serietà qualsiasi cosa proponiamo io e il mio staff. Siamo forti, ma non so se possiamo lottare per lo scudetto. L'importante è che arriviamo in Champions League, poi vedremo. Viviamo una situazione strana, ogni giorno dobbiamo farci il segno della croce e potremmo perdere qualche giocatore».
Maradona. «Volevo fare gli auguri a Diego. Domani fa sessant'anni il grandissimo Maradona, auguri da parte mia, la squadra e la società , al più grande giocatore di tutti i tempi. Auguri a Diego per i 60 anni, ciao Diego!».