A parte le sfide con Parma e Atalanta, i due hanno sempre fatto molta fatica assieme, perché si capiscono poco e niente. Di scambi tra loro due, se ne contano sulle dita di una mano.
Il campanello d'allarme era già suonato col Benevento (solo una magia di Insigne cambiò l'inerzia del match, dopo 45 minuti blandi), ed ha continuato a tintinnare contro AZ (un assedio che ha prodotto solo 3 tiri), Real (vinta con due tiri e un autogol) e Sassuolo.
Se le svolte servono per migliorare, e non per peggiorare, la novità tattica voluta in estate va messa quantomeno in discussione.
Questo Napoli che in tre partite ha fatto un solo gol su autorete, qualche domanda deve farla porre.
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Fabian, Bakayoko; Politano, Mertens, Lozano; Osimhen. All. Gattuso
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Ayhan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Lopez, Locatelli; Muldur, Traore, Boga; Raspadori. All De Zerbi
Più seri i problemi di De Zerbi, che perde praticamente l'intero attacco titolare, visto che mancano Caputo, Berardi e Djuricic. Ma c'è Boga, obiettivo azzurro di mercato, che sarà un indemoniato.
Il Sassuolo è avversario insidioso, perché al di là delle assenze ha un gioco spregiudicato e sbarazzino che può metterti in grande difficoltà . Forse per questo Gattuso tiene il Napoli più basso, che aspetta di far salire un poco il Sassuolo nella speranza di recuperar palla e aver campo per ripartire subito.
Succede dopo appena 3' minuti, ma dopo il recupero e scarico di Fabian Ruiz, Mertens conclude da fuori sfiorando il palo.
Al 10' colossale occasione per gli azzurri, quando Consigli sbaglia disimpegno e consegna palla a Osimhen, che tira subito a porta vuota ma trova l'incredibile opposizione del portiere che vola d'istinto e gli respinge il tiro da 5 metri.
Ma la produzione offensiva del Napoli si ferma qui, perché non sempre riusciamo a recuperare palla in fretta, e quando la abbiamo tra i piedi siamo lenti e scolastici. Non si vede mai un duello sulla fascia (cosa che invece fanno quasi sempre Boga e Muldur dall'altra parte), nessuno che punta l'uomo. Si cerca il varco con i passaggi, ma non lo troviamo. Come era successo con l'AZ.
Per rivedere un'occasione bisogna aspettare il 32', quando Osimhen recupera palla a centrocampo su Muldur e scappa via senza che nessuno lo riesca a prendere. Fa tutto bene, tranne il tiro che è violentissimo ma alto.
Nel giro di un minuto ci infiammiamo, costringendo Consigli a respingere un trio da dentro l'area di Fabian, mentre sulla ribattuta Politano viene rimpallato da Locatelli a 5 metri dalla porta.
Al 41' Lozano respinge a campanile un pallone, e nel tentativo di riprenderlo tampona Rogerio in area. Continuiamo a pensare che fosse rigore (anche dopo averlo rivisto) ma per fortuna il VAR ci grazia.
Un minuto dopo invece dobbiamo ringraziare Ospina, che alza con la punta delle dita un tiro di Boga diretto sotto la traversa.
In avvio di ripresa parte meglio il Sassuolo con Rogerio che dopo soli 20 secondi brucia Di Lorenzo e va al tiro, facile preda per Ospina.
Poi però altri due lampi del Napoli. Osimhen (47') brucia Consigli in uscita e di testa gira a rete, ma alto. Al 50' prodigio di Consigli su punizione di Mertens diretta all'angolino.
Ma sono lampi sporadici.
Al 54' azione rugbystica del Sassuolo, Di Lorenzo cerca di fermare Raspadori ma gli pesta il piede. Rigore giusto. Dopo 5 minuti di attesa del VAR, va dal dischetto Locatelli che spiazza Ospina, 0-1.
Ti aspetti una reazione che c'è, ma è di foga e non di testa.
Al 65' Gattuso si gioca il primo cambio, con Petagna che prende il posto di Lozano.
Un minuto dopo cross lungo di Politano, Mertens arriva di corsa solissimo ma schiaccia troppo il tiro che finisce fuori.
Al 69' fuori Hysaj e Mertens, dentro Mario Rui ed Elmas. Poi entra anche Zielinski per Politano.
Il Napoli si spinge in un assalto confuso e sconclusionato, che uno straccio di niente.
Al 90' l'urlo del pareggio si strozza in gola. Su punizione dalla tre quarti, Osimhen parte in fuorigioco, Consigli gli devia il tiro sulla traversa e poi Manolas insacca. Ttutto inutile.
In pieno recupero Mariani combina un disastro dietro l'altro. Osimhen viene lanciato in area ma Marlon gli si aggrappa alla maglia e lo trattiene. Tutto regolare. Sul contropiede Manolas tocca con la mano (già ammonito) ma l'arbitro lascia andare. Tutti protestano ancora per l'episodio di trenta secondi prima, mentre intanto Maxim Lopez si muove tra le belle statuine e segna, 0-2.