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Al NAPOLI basta giocare soltanto un po': 1-2 col Rijeka, ma quanti rischi nel primo tempo

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Il Napoli fa l'unica cosa che gli si chiedeva, vincere col Rijeka. Ma con tanti, troppi rischi.
Premettiamo una cosa: l'Europa League non vale una cicca, non per niente il turnover si fa in questa competizione e non in campionato. Però indicazione importante comunque la dà, perché i primi 40 minuti degli azzurri sono un film già visto: manovra lenta e impacciata, agli altri basta poco per renderci inoffensivi.
Stavolta però accade anche qualcosa di peggiore, visto che sulle ripartenze il Rijeka poteva farci 3-4 gol solo nei primi 20 minuti. E questo evidenza due cose: la condizione fisica precaria di alcuni interpreti (Koulibaly e Di Lorenzo su tutti), e l'inadeguatezza di altri a reggere questo modulo (il tandem Lobotka-Demme e la posizione di Mertens).

LE FORMAZIONI UFFICIALI
Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Lobotka, Demme; Politano, Mertens, Elmas; Petagna.
A disposizione: Contini, Ospina, Bakayoko, Fabian, Lozano, Zielinski, Hysaj, Insigne, Ghoulam, Rrahmani, Manolas. All. Gattuso
Rijeka (3-5-2): Nevistic; Joao Escoval, Velkoski, Smolcic; Tomecak, Muric, Gnezda Cerin, Loncar, Braut; Kulenovic, Menalo.
A disposizione: Nwolokor, Prskalo, Galovic, Lepinjica, Yateke, Raspopovic, Anastasio, Stefulj, Putnik. All. Rozman

A Fiume si presenta un Napoli con alcuni big in panchina come Manolas, Bakayoko, Fabian, Zielinski, Insigne mentre Osimhen è squalificato. Le novità maggiori sono a centrocampo, con la coppia Lobotka-Demme (male assortita, nonostante il gol del tedesco), e in attacco dove ci sono Petagna ed Elmas a sinistra.
Anche con il turnover tra Rijeka e Napoli passerebbe un abisso, che siamo tuttavia in grado di bruciare con un approccio molle, aggravato da una condizione fisica terribile i alcuni giocatori (Kouliably e Di Lorenzo soprattutto).

Il Rijeka ha studiato bene quello che hanno fatto gli altri quando hanno fermato il Napoli, e applica lo stesso semplice copione. E noi ci caschiamo: attacchiamo a velocità lumaca schiacciandoci tutti in avanti, e ci becchiamo ripartenze a raffica che fanno male.

Non siamo capaci di cogliere tre grossi campanelli d'allarme in avvio. Prima al 3' quando Menalo impegna Meret da fuori. Poi e al 6' quando Mario Rui disimpegna male e il solito Menalo anticipa Demme volando verso la porta, Demme rinviene e lo disturba al momento del tiro favorendo l'intervento di Meret.
Infine al 10' altra occasione per i padroni di casa, con Meret costretto all'uscita disperata su Menalo.
Gattuso assiste impassibile. Ma a furia di rischiare, prima o poi becchi il gol. Che arriva puntuale al 12': ripartenza con Menalo, difesa distratta e palla a Muric che solo soletto mira il palo più lontano e segna, 1-0.


Ti aspetti almeno una svegliata collettiva, che invece non c'è. Continuiamo a sbattere su un muro neppure tanto solido, e ci becchiamo ripartenze su ripartenze.
Rischiamo ancora al 16' e 17', prima con un calcio d'angolo velenoso diretto in porta, poi con un tiro di Muric di poco a lato.ù
Quando Kulenovic (ex Primavera Juve) al 25' si beve prima Di Lorenzo, poi due volte Koulibaly in dribbling e impegna ancora Meret, è segno evidente che non ci siamo ancora con la testa.
Poco dopo lo stesso Kulenovic recupera 2 metri in corsa Koulibaly, altro indizio eclatante di una condizione fisica precaria.

In attacco continuiamo a fare tutto con lentezza e scolasticità. Così la prima volta che ci affacciamo dalle parti di Nevistic è addirittura al 37', quando a Mertens capita una palla buona in area, ma il belga la spedisce nella curva vuota.
Fortunatamente, il Rijeka a un certo punto finisce la birra e ci dà più fiato per manovrare, sia pure a ritmi lenti.
Basta questo per darci modo di infilzarli: al 42' Elmas cicca la conclusione, Mertens recupera una palla in area e calcia forte in mezzo, dove Demme arriva per il tap in, 1-1.
Andare in parità all'intervallo è fin troppa grazia visto il primo tempo, ma questo gol cambia totalmente la partita.

In avvio di ripresa ci piazziamo davanti, anche se l'ennesimo errore di Koulibaly ci fa rischiare grosso: al 48' contropiede 3 contro 2, Menalo si trova al limite a stoppare e mirare, ma per fortuna centra il PALO.
Siamo però sicuramente più vivaci. Elmas chiama in causa Nevistic con una botta da dentro l'area.
Al 55' Mertens centra la traversa su punizione.
Al 58' Elmas da due passi, spalle alla porta, la gira a rete ma manda fuori.

Pochi secondi dopo entrano Fabian e Insigne, per Lobotka ed Elmas.
E dopo 2 minuti la ribaltiamo. Fabian imbuca per Mario Rui, cross ottimo per Petagna che non ci arriva, Poltiano la sfiora soltanto e Braut alle se spalle fa autogol, 1-2.

Adesso si fa tutto più facile, anche perché il Rijeka addirittura mette un difensore in più.
Gattuso in seguito inserisce Lozano per Politano, Zielinski per Petagna e Ghoulam per Mario Rui.

Finiamo in scioltezza, sfiorando il tris.
All'85' Demme rischia la doppietta, quando riceve un cross basso da Lozano e gira a rete, ma un difensore gli devia il tiro a botta sicura.
All'87' sull'asse Ghoulam Zielinski nasce un'altra occasione, con paratona di Nevistic.
Poco dopo altro tiro di Zielinski fuori, e al 90 un cross di Ghoulam viene deviato di un pelo mandando fuori giri Lozano, pronto al tap in da mezzo metro.


RISULTATI
17.01
Roma
Genoa
3 - 1
18.01
Bologna
Monza
3 - 1
18.01
Juventus
Milan
2 - 0
18.01
Atalanta
NAPOLI
2 - 3
19.01
Fiorentina
Torino
1 - 1
19.01
Parma
Venezia
1 - 1
19.01
Cagliari
Lecce
4 - 1
19.01
Verona
Lazio
0 - 3
19.01
Inter
Empoli
3 - 1
20.01
Como
Udinese
-
CLASSIFICA
1
NAPOLI
50
2
Inter
47
3
Atalanta
43
4
Lazio
39
5
Juventus
37
6
Fiorentina
33
7
Bologna
33
8
Milan
31
9
Roma
27
10
Udinese
26
11
Torino
23
12
Genoa
23
13
Cagliari
21
14
Empoli
20
15
Parma
20
16
Lecce
20
17
Como
19
18
Verona
19
19
Venezia
15
20
Monza
13
PROSSIMO TURNO
26.01
Lazio
Fiorentina
26.01
Lecce
Inter
26.01
Empoli
Bologna
26.01
NAPOLI
Juventus
26.01
Genoa
Monza
26.01
Udinese
Roma
26.01
Como
Atalanta
26.01
Venezia
Verona
26.01
Torino
Cagliari
26.01
Milan
Parma