Antonio Conte ha parlato dopo il successo contro il Venezia.
"Sembrava una partita stregata, perché abbiamo avuto il 70% del possesso, abbiamo fatto più di 20 tiri, sbagliato un rigore e preso un palo... Queste partite talvolta finisci per perderle... Non mi sarei meravigliato in caso di una beffa, ma siamo invece stati bravi. E' stato bravo Meret a farsi trovare pronti su un loro tiro nel primo tempo, poi siamo stati bravi a gestire la partita perché ci aspettavano Pohjanpalo in campo e non Yeboha assieme a Oristano, che era chiaramente intenzionata a fare difesa e ripartenza veloce. Però ci siamo riorganizzati prima della partita di fronte a questo cambio tattico, e i ragazzi hanno lavorato bene".
"Sono contento anche perché volevo più gol dalla panchina e Jack me l'ha fatto. Con lui stiamo lavorando anche su un ruolo di interno di centrocampo, perché ha qualità diverse rispetto ad altri ma è uno che ci può portare gol. E per vincere i gol servono. Oggi se non ci fosse stato quel lampo non l'avremmo vinta. Certo, mi piacerebbe ogni tanto vincere una partita più tranquilla, senza patemi fino alla fine... (ride, ndr). Sono contento per Jack perché è un ragazzo che si allena veramente in maniera molto seria e professionale, un ragazzo coinvolto nel progetto".
"Scudetto? Io anche se gioco a carte con mia figlia voglio vincere, non firmo per obiettivi minimi. Però ognuno di noi sa il progetto, da dove partiamo e quali sono gli obiettivi del club. Ed essere oggi in vetta non cambia niente, anzi forse cambia la percezione che gli altri hanno di noi. Ma per il nostro lavoro non cambia niente, dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, consapevoli che il nostro percorso duro sta portando i frutti. Anche le singole vittorie sono state frutto di lavoro duro, perché non abbiamo quasi mai vinto in carrozza, abbiamo sempre dovuto scavare e scavare per trovare i nostri punti. E sono 41... sono tanti".
Su Kvaratskhelia e Neres: “Ai calciatori chiedo quello che chiedo anche a me stesso, ossia essere migliori rispetto al giorno prima. Questo deve essere l’obiettivo, trovano un allenatore ed uno staff che vogliono esaudire questo desiderio. Per migliorare devi faticare ed applicarti, venendo al campo con la voglia di essere migliore. Mi auguro di trovare sempre questo nel mio gruppo di ragazzi".
Sul mercato. "Quello di gennaio andrebbe abolito, perché diventa difficile per noi allenatori perché certi giocatori possono essere distratti. Io ho un gruppo di 24 giocatori ci ha portato 41 punti, e non c’è altro da aggiungere. Mi auguro che da questo mercato non usciremo indeboliti, al massimo restiamo questi senza fare danni. Ma questo è lavoro del club, che sa bene che se dobbiamo fare qualcosa deve essere migliorativa, perché questa squadra è nettamente in crescita sotto tutti i punti di vista”.
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