Antonio Conte ha parlato in conferenza alla vigilia di Napoli-Verona.
"Kvara? Non mi sottraggo a domande scomode: ha chiesto la cessione, e ne ho parlato con lui che mi ha confermato questa sua volontà. Sappiamo che stiamo parlando di un calciatore importate. L'estate scorsa parlai con il presidente e lo ritenni incedibile, viste anche le partenze di Zielinski e quella probabile di Osimhen. Ma Kvara a sua volta aveva chiesto la cessione, e non era neppure l'unico... Questo è un aspetto che molti hanno dimenticato, ossia che il mio primo lavoro qui è stato convincere diversi giocatori a sposare il progetto, Kvara tra questi. La sua richiesta di cessione adesso mi fa provare una grande delusione, perché dopo un lavoro di diversi mesi in cui era al centro del progetto vuole andare via, e anche nei confronti del club che stava discutendo il rinnovo è una grossa delusione. Forse anche io non sono stato così incisivo nel convincerlo a restare. Ad ogni modo oggi devo fare un passo indietro, perché non posso trattenere con le catene chi se ne vuole andare. Quello che potevo fare l'ho fatto, anzi pure troppo..."
L'avvertimento: "Su Kvara non ho voluto restare fermo sulla mia posizione, perché potrebbe essere peggiorativo. Adesso io mi tiro fuori da questa vicenda, se le vadreanno i due club e i suoi agenti... ma se poi rimanesse, Kvara deve sapere bene che è una situazione io non c'entro più niente. Lo faccio per il bene del Napoli, ma lui deve sapere che io non mi sono opposto a nulla. E se resta dovrà dare il 100% come fatto finora".
Ripercussioni del mercato sull'umore. "Io ho già avuto modo di dire che non vedo l'ora che questo mercato finisca, perché è chiaro che il lavoro e la concentrazione ne possono risentire. Quello di Kvara è un fulmine a ciel sereno, ma noi dobbiamo essere concentrati sulla partita col Verona, perché sono in forma e all'andata ce ne hanno fatti 3. Ci sono tante situazioni che devono farci stare attenti, perché questi sono punti importanti. Io ho fiducia in questa rosa, e colgo l'occasione per salutare sia Caprile che Folorunsho che hanno chiesto di andare via per giocare ed abbiamo trovato dei sostituti che pensiamo siano all'altezza della situazione ed auguro a loro il meglio e li ringrazio per ciò che mi hanno dato".
Come sostituire Kvara? "E' una cosa troppo fresca... Non sono state fatte valutazioni perchè Kvara ad oggi è un giocatore del Napoli, al 31 vedremo. La situazione verrà monitorata, ma è giusto lasciare la palla in mano al club ed al giocatore. Io quello che dovevo fare l'ho fatto, anzi ho fatto fin troppo".
Sugli infortunati. "Per il Verona non saranno disponibili Buongiorno, Kvara ed Olivera. Gli altri sono tutti disponibili. Olivera ha avuto questo problema, pensavamo di poterlo risolvere, ma è il polpaccio e bisogna avere delle precauzioni, dispiace perchè stava facendo molto bene, sta facendo bene, ma c'è l'opportunità per Spinazzola che ha fatto un'ottima partita con la Fiorentina per riconfermarsi. Ha avuto qualche problemino ma è totalmente concentrato sul Napoli e chi ha l'occasione, come Jesus, Neres, deve sfruttarla. E' un monito per tutti, capiterà a tutti avere la chance, e quando capiterà bisognerà sfruttarla".
Ripercussioni mentali. "Questo i ragazzi lo sanno, non concedo mai a me stesso né agli altri degli alibi. Così come fatto a Firenze, dove mancavano Kvara, Politano e Buongiorno, cosìdovremo fare domani. Il nostro percorso è iniziato, possiamo perdere qualcuno o prendere qualcuno, ma il percorso è lì. Ma ci tengo a sottolineare che mi auguro di riuscire nell'intento di far sì che il Napoli non venga più visto come una squadra di passaggio. Questa è la cosa principale che cerco di trasferire al club quotidianamente. Noi dobbiamo essere ambiziosi, costruire qualcosa che dia lustro a Napoli e ai tifosi napoletani, per renderli orgogliosi. Questo dev'esser chiaro. Esser considerati di passaggio, non è nei miei obiettivi e non lo sarà mai: a buon intenditore poche parole".
Mercato con uno occhio al Regno Unito. "Noi cerchiamo calciatori con determinate caratteristiche, che possan dare un valore aggiunto, al di là che possano essere inglesi o norvegesi o italiani. Non è facile, perché quando fai tante cose il rischio di sbagliare è comunque elevato. Ci dobbiamo sempre prendere la responsabilità di fare cose oculate, sapendo il nostro budget e il monte stipendi da affrontare. Non dobbiamo sbagliare. Mi auguro che tutto ciò che stiamo facendo insieme al club e al DS, le facciamo pensandoci bene e ponderando tutte le situazioni: quando possiamo incidere, dobbiamo incidere. Se sei incudine... Altre volte sei martello".
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