Se l'Inter si salva nel recupero, il Napoli si fa raggiungere nel recupero. Apparentemente un'occasione d'oro non sfruttata, e altrettanto apparentemente niente è cambiato.
In realtà è cambiato tanto, perché all'inizio del 2025, tutti dicevano: "il Napoli deve cercare di superare il ciclo di ferro restando il più possibile attaccato all'Inter". Ed era logico pensarla così, visto che il calendario azzurro prevedeva Fiorentina (fuori), Atalanta (fuori), Juventus e Roma (fuori). Da affrontare senza Buongiorno e anche senza Kvara. Contemporaneamente, l'Inter aveva una serena passeggiata con Venezia, Bologna, Empoli e Lecce.
Immaginare il Napoli indenne in questo ciclo di ferro era da pazzi, e invece abbiamo addirittura rosicchiato 2 punti all'Inter che al massimo - vincendo il recupero - potrà agganciarci al comando. Ma loro certe partite dovranno giocarle tutte, noi invece ce le siamo tolte davanti.
FORMAZIONI UFFICIALI
ROMA - Svilar; Rensch, Mancini, Ndicka; El Shaarawy, Pisilli, Cristante, Koné, Angeliño; Soulé, Shomurodov
Panchina Roma: De Marzi, Gollini, Pellegrini, Dovbyk, Abdulhamid, Hummels, Paredes, Celik, Dybala, Dahl, Baldanzi, Saelemaekers
NAPOLI - Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola; Lobotka, Anguissa, McTominay; Politano, Lukaku, Neres.
Panchina Napoli: Turi, Scuffet, Buongiorno,Gilmour, Billing, Marin, Simeone, Ngonge, Hasa, Mazzocchi, Raspadori
Sarebbe da sciocchi non ammettere che l'assenza dalle Coppe ha giocato a favore del Napoli, ed è bastato guardare le formazioni all'Olimpico per vederlo: fuori Hummels, Pellegrini, Dybala e Dovbyk, reduci dalla vittoriosa battaglia di giovedì sera con Eintracht. Ranieri cambia pure modulo, passando al 4-4-2.
Conte invece può recuperare Buongiorno per la panchina, dopo un mese e mezzo di assenza. Per il resto squadra confermata, con l'infortunato Olivera rimpiazzato da Spinazzola, ex della sfida come Jesus e Lukaku.
Ranieri sa che non può giocarsela sul piano del ritmo e allora fa l'unica cosa possibile: mettersi dietro, tutti abbottonati, e cercare di far stancare il Napoli per giocarsi poi nella ripresa le carte migliori dalla panchina.
La tattica funziona perché ci piazziamo nella loro metà campo, ma abbattere il muro difensivo giallorosso è complicato.
Al 15' episodio dubbio: Politano anticipa Pisilli che lo tocca, l'esterno azzurro va giù. Il tocco c'è, magari il rigore no, ma Politano si becca un giallo per simulazione che non sta ne' in cielo ne' in terra.
Un minuto dopo Lukaku riceve il primo pallone in area, ma schiaccia il pallone che finisce abbondantemete fuori.
Al 23' palla gol d'oro per McTominey, che viene liberato al tiro da una sponda di Lukaku ma spara debole tra le braccia di Svilar.
La Roma ci prova da fuori con El Shaarawy (25'), alto. Più insidioso Soulé, che al 27' si trova libero di tirare ma spara nettamente a lato.
Ma al 28' due ex giallorossi confezionano il vantaggio azzurro: Juan Jesus lancia lungo Spinazzola, il terzino anticipa Svilar e con un pallonetto delizioso fa 0-1.
Il Napoli potrebbe raddoppiare subito dopo: al 31' azione spettacolare: Politano per Lukaku, sponda per Anguissa che lancia nello spazio McTominey che arriva in area, ma Kone (che spinge pure) lo manda a terre evitandogli il tiro da pochi metri.
Poi gli azzurri entrano in modalità gestione, e si assiste a 15 minuti di palleggio continuo, anche perché la Roma di uscire fuori dal guscio non ci pensa proprio. Tutto noioso, ma per noi prezioso.
Eppure, da una carambola sfortunata su Neres nasce, proprio allo scadere del primo tempo, un grande pericolo: sugli sviluppi dell'angolo infatti arriva un cross in mezzo che Ndicka devia di testa a rete, ma Meret in tuffo respinge.
In avvio di ripresa il Napoli continua a tenere il ritmo basso e palleggiare. Ma quando saliamo, sfioriamo il raddoppio: Lobotka imbuca, velo di Lukaku, sponda di Anguissa e botta di prima di McTominey. Tutto bello ma il tiro è alto.
La Roma si vede la prima volta al 60', con un mischione in area dal quale esce un tiro di Angelino nettamente a lato.
Il Napoli è ordinato, ma non feroce. Così facendo però tiene la Roma in partita, e al rischia al 65' quando il neoentrato Paredes, su punizione, sfiora il palo. Entra anche Dovbyk.
Al 71' il Napoli sfiora il bis, con un tocco di Lukaku che Rench manda sulla traversa. Ma era fuorigioco e sarebbe stato tutto inutile.
La partita è decisamente bruttina e diventa anche ruvida.
Da un'altra punizione per la Roma arriva un altro rischio al 75': Paredes da 25 metri colpisce il PALO.
Conte toglie Neres e mette Mazzocchi, poco dopo fuori Lukaku dentro Simeone.
Ranieri mette anche Dybala e Baldanzi, sbilanciando la squadra per tentare il tutto per tutto.
Noi finiamo con il 5-3-2, con l'attacco formato da Simeone e Raspadori (entrato al posto di Politano).
Si gioca poco, più che altro sono tutti corpo a corpo.
Ma ci schiacciamo troppo, e al 92' becchiamo il pari: Angelino è tutto solo sul cross lungo di Saelemaekers e indovina un gran tiro al volo che si infila nell'angolo lontano, 1-1.
Risultato giusto per quanto visto in campo.
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