Antonio Conte ha parlato alla fine della sfida contro la Roma.
"Sul gol potevamo fare molto molto meglio, visto che hanno fatto lo stesso gol contro Francoforte e questa settimana avevamo visto quella situazione una dozzina di volte. Nel finale ci sta che loro possano essere più arrembanti, anche perché hanno fatto dei cambi per il tutto per tutto. Resta l'amarezza per il modo in cui abbiamo concesso il gol. Però a ragione si può dire che ci sta pareggiare a Roma, contro una squadra forte che in casa veniva da 7 vittorie di fila, così come noi venivamo da 7 vittorie di fila. Peccato, però sono cose che capitano. Anche a noi è successo di segnare a tempo scaduto, col Parma, e può capitare di prenderlo. Vedere i giocatori della Roma festeggiare per questo pareggio ci fa capire che siamo temuti e rispettati".
Mancini ha detto che la Roma ha avuto tante occasioni. "Quando uno gioca non si rende conto di cosa succede in campo... oppure magari ha visto un’altra gara, oppure è entrato dopo in campo".
Il ciclo di ferro. "Se mi avessero proposto di firmare per 7 punti contro Atalanta, Juventus e Roma, di firme ne avrei messe 10. Siamo arrivati a un passo dal fare 9 punti, e questo pareggio ci rammarica per il modo in cui è arrivato il loro gol. Ma sti ragazzi stanno facendo cose eccezionali e può capitare che ogni tanto qualcosa non funzioni. E’ un altro punto messo in cascina, andiamo avanti contenti di quanto stiamo facendo".
Messaggio ai ragazzi. "Loro sanno che venivamo da una stagione con tanti scompensi. Adesso abbiamo 54 punti, lo scorso anno si è chiuso il campionato a 53. Quando fai una stagione così negativa non puoi pensare sia solo sfortuna. C’è stato da resettare il tutto e iniziare a lavorare sul discorso dell’autostima e tattico. Adesso siamo una squadra vera".
Sul 5-3-2 finale: "Alla fine ho messo i due attaccanti per costringere i loro centrali a stare bassi e tenerli impegnati, proprio per evitare che ci abbassassimo troppo, visto che loro si stavano gettando all'assalto".
Il mercato. "Hanno spostato la data di chiusura al 3 febbraio, che rende assurdo lavorare a noi allenatori. Non vediamo l’ora che finisca perché crea instabilità”.
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