A Castelvolturno il tecnico Antonio Conte ha parlato in conferenza alla vigilia di Napoli-Milan.
La sosta e gli infortunati. "Queste due settimane ci hanno permesso di dare minuti a David Neres, che era assente da oltre un mese. Abbiamo lavorato con lui, abbiamo fatto anche un'amichevole. Ha fatto progressi importanti ma questo è un momento particolare, dove bisogna scegliere i migliori che ci sono in questo momento. Sicuramente giocherà, almeno una parte della sfida, ma non so se dall'inizio. David per noi è importante, dobbiamo averlo al 100%. Anguissa ha invece accusato un affaticamento all'adduttore che gli ha fatto saltare le partite con il Camerun. Dobbiamo monitorare la situazione, perché non possiamo permetterci errori. Poi c'è Spinazzola che ha ricevuto un colpo nel test con la Puteolana, per cui è fuori. Anche Okafor ha avuto un problema agli adduttori che l'ha tenuto fuori due giorni, ieri invece è rientrato. Lui è un giocatore che deve essere messo a posto, in modo che sia in grado di sopportare certi carichi... e stiamo facendo un po' fatica. La notizia positiva è Olivera, che ha giocato due partite quasi complete, è tornato e ha fatto allenamento con noi per questo è a disposizione".
Scudetto. "Saremmo stupidi se a nove giornate dalla fine, quando sei a -3 dalla vetta, non facessimo un pensiero a vincere. Pur con i nostri limiti e i nostri difetti, è giusto crederci. Sappiamo che alla fine vince una soltanto, e che finora abbiamo fatto cose che nessuno si immaginava. Noi siamo lì e ci proviamo, ricordandoci che noi dobbiamo ancora conquistare un posto in Champions, perché mancano 9 partite e ancora non ci siamo".
Atmosfera. "Oggi le pressioni sono di chi è avanti e deve vincere e chi lotta per retrocedere, noi lottiamo per un obiettivo primario cercando di dare tutto quello che abbiamo come giusto che sia. Domani ci aspettiamo la solita atmosfera dei tifosi del Napoli al Maradona, ci hanno abituato bene come noi abbiamo abituato bene loro con le nostre prestazioni. Per noi sarà molto importante del clima e del tifo e che si crei la giusta alchimia".
Dubbi. "Sarebbe un problema se non avessi le idee chiare a 24 ore dalla partita... le idee sono molto chiare, perché arrivano da quello che vedo ogni giorno in allenamento. C'è la felicità di aver recuperato un giocatore come Neres, ma dispiace che Anguissa è tornato con un problema e abbiamo perso Spinazzola. Ma prenderemo sempre le migliori decisioni per ottenere il massimo, sapendo che domani affrontiamo una squadra forte che era costruita per lottare per lo Scudetto. A gennaio poi hanno rifatto il mercato inserendo giocatori forti, giochiamo con il Milan che ha un ottimo allenatore e grande squadra. Domani ci vorrà ancor di più il supporto dello stadio Maradona e ci sarà da soffrire".
Il mercato. "C'è da giocare nove partite... dopo si penserà alla prossima stagione. Dobbiamo essere feroci sul presente perché può essere tutto come non può essere niente. C'è ancora da conquistare degli obiettivi, che sia l'obiettivo massimo o quello importantissimo o quello minimo".
Andamento altalenante. "Nell'ultimo periodo meritavamo qualcosa in più rispetto ai risultati ottenuti. Penso sia alla partita col Venezia che ad altre partite. Dobbiamo migliorare, ma è difficile trovare una squadra che per 95 minuti mantiene sempre lo stesso ritmo e lo stesso atteggiamento. I risultati però inconsciamente condizionano i giocatori a livello mentale, ed è uno sbaglio perché come prestazione siamo stati sempre buoni. Sicuramente ci sono diversi momenti della partita dove sbagliamo e dobbiamo essere bravi a riconoscerli per crescere, ma loro devono essere bravi a riconoscere in campo la situazione. Spesso prepari la partita in un modo ma in campo ci sono poi situazioni diverse e devi essere elastico ad ambientarti. Spesso lo facciamo benissimo e altre volte meno bene, questo fa parte del processo di crescita che stiamo facendo".