Ivan Strinic ha rilasciato un'intervista a SportskeNovosti, ecco le sue parole: «Napoli è un grande cambiamento, una grande squadra e una sfida ancora più grande. Sono felice. La mia carriera cresce e io salgo gradino dopo gradino».
BENITEZ. «Ho parlato molto con lui. Sa che per un mese e mezzo non ho giocato per un problema alle costole. Ma voglio lavorare e tornare presto in forma. Poi starà a lui decidere».
RINGRAZIAMENTI. «Sono stato bene a Dnipro. Ma volevo qualcosa di diverso, una nuova esperienza. Poi in Ucraina la situazione fa sì che si pensi poco al calcio e più ad altri problemi, anche per questo ho deciso di andare via».
NAPOLI. «non c'è voluto molto per scegliere. L'ho fatto quasi subito. Il primo approccio è stato ottimo. Ci sono grandi campioni come Higuain,ma ne' lui ne' gli altri si comportano da primedonne, da quel che ho potuto vedere in questi pochi giorni»
OBIETTIVI. «Il nostro è la Champions, anche perché Juve e Roma sono molto lontane. Però non si sa mai... Riguardo al terzo posto invece dico che sarà una battaglia fino alla fine con Lazio, Sampdoria, Genoa, Milan, Fiorentina».
DIFFERENZE. «Non posso dire ancora molto su quel che è diverso tra Ucraina e Italia. Qui sto da pochissimo tempo. Società e tifosi sono entusiasti. Pensate che venerdì scorso abbiamo fatto un allenamento aperto al pubblico, di mattina, e c'erano trentamila persone allo stadio. questo per farvi capire come vivono il calcio a Napoli».
PARAGONE. «Se il San Paolo mi ricorda il Poljud (lo stadio di Spalato, ndr) dall'atmosfera? Sì un po' si. Sarà la mentalità del sud, anche se penso che qui sia ancora più caldo».
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