Arriva dal collega di SportItalia, Alfredo Pedullà, il sostegno alla scelta del Napoli di "punire" Sky: «Sto con Rafa Benitez, cerco di spiegare perchè. Anche io ho criticato la sua conferenza stampa post Torino-Napoli: parlava a monosillabi, rispondeva per farti una cortesia, sarebbe stato più giusto restare nello spogliatoio, oppure salire direttamente sul pullman. Sulla professionalità e correttezza di Benitez ci sono zero dubbi, una situazione certificata negli anni. Ma può accadere, una o due volte a stagione, che sei talmente nervoso da non avere voglia di presentarsi in sala stampa. Poi decidi di andare per rispettare il contratto con le tv e ti becchi del "calcisticamente disonesto". Mica una carezza, un'offesa bella e buona da parte di chi, nel caso specifico Massimo Mauro, non ci pensa due volte e va giù pesante. A caldo succede tante volte. Sarebbe importante pentirsene a freddo, quando si va oltre con le parole. Eppure tanti colleghi di Rafa sono spesso tollerati e coccolati da parte di chi ora va all'attacco senza un motivo. Quindi offende. Noi siamo per la libertà di giudizio, e ci permettiamo di sussurrarlo a chi interpreta questa professione come scendiletto per chiunque. Ma non siamo per gli insulti. Quando ci dicono che un allenatore deve rispettare il contratto che il suo club ha con l'azienda tal dei tali, è sacrosanto. Ma quel contratto non prevede offese. Meglio: comprenderebbe, se ti danno del disonesto, almeno le scuse 24 ore dopo. Puntualmente non arrivate. Quindi, automatico: io sto con Rafa».