Il tecnico azzurro Rafa Benitez parla in conferenza stampa a Mosca.
«Abbiamo sempre la stessa idea a prescindere dalla partita, noi vogliamo sempre giocare vincere. Ci proveremo anche domani. Talvolta possiamo farlo attaccando, talvolta invece aspettando».
VERONA. «La squadra contro Inter, Lazio e Dinamo Mosca ha fatto bene, poi invece abbiamo sbagliato tanto in fase difensiva a Verona e mi fa pensare che dobbiamo cominciare la partita con maggiore attenzione, senza commettere errori, in modo da non fare più come a Verona».
DE LAURENTIIS. «Il presidente fortunatamente non ha dovuto parlare troppo in questi due anni perché stiamo vincendo tanto. Il suo messaggio è stato chiaro, e cioè andare avanti uniti senza ascoltare queste critiche esagerate che ogni giorno escono fuori».
SQUADRA. «Io ho un vantaggio su di voi e sul presidente, e cioè che lavoro e vedo i giocatori ogni giorno. So quanto sono arrabbiati quando non riusciamo a fare quello per cui lavoriamo tanto, e tutti quanti loro quando gli parlo mi dicono che vogliono dimostrare il loro livello. Dico di più: prima della partita quando ho parlato con Higuain e gli ho detto che non giocava - ed è successo molto prima della partita, non come è stato scritto da qualche parte - lui come gli altri era carico e pronto a dare il 100% per provare ad andare in fondo in tutte le competizioni».
MARADONA. «Il pensiero di Diego, per quello che lui conta per tutti i napoletani, per noi non può che essere uno stimolo».
DINAMO. «Ho un altro vantaggio: il mio staff lavora molto bene. Loro fanno la ricerca di tutto per analizzare la nostre partite e quelle degli altri. Abbiamo fatto così anche con la Dinamo, e sappiamo il loro valore. So che tatticamente e fisicamente sarà una sfida difficile».
GOL IN AVVIO. «Segnare un gol subito aiuta a dormire più sicuri, ma sappiamo che siamo dove siamo e servirà molta concentrazione per andare avanti».
CRESCITA. «Provo a mandare messaggi spesso, ma spesso qualcuno non li capisce... Lo rifaccio allora: quando una squadra perde l'allenatore è arrabbiato, e quando dico "senza fretta e senza pausa", "spalla a spalla" ed "equilibrio", vuol dire che io sono venuto qui per continuare a fare crescere una società dal punto di vista calcistico. Se vedo dove siamo adesso sono contento, e se dico che stiamo crescendo vuol dire che siamo ancora nella fase in cui talvolta facciamo bene e talvolta non ancora... Non si può dire che siamo brutti a agosto, fantastici a gennaio e pio ancora brutti a febbraio, ci vuole equilibrio».