Il primo lo raccontano i numeri. Gli azzurri sono a -6 dalla Roma, e far passare un'altra settimana mantenendo il distacco invariato è un danno, non un bene. Va peraltro tenuto conto che c'è anche la Lazio (attualmente a -5) che va a Cagliari contro la "banda del buco" zemaniana. E' lecito sognare un colpo dei sardi, ma fin troppo ottimistico confidare nel fatto che possa accadere davvero.
Il secondo motivo è che una Roma così incerottata difficilmente la rivedremo mai. All'appello mancheranno Castan, Maicon, Keita, Strootman, Totti e Gervinho. Mezza squadra da Scudetto. E non c'è solo questo. La Roma non vince in casa da novembre, è in rottura prolungata con i propri tifosi e al primo vento contrario si accartoccia su se stessa. Colpirla duro significherebbe non solo dimezzare l'attuale svantaggio in classifica, ma accendere la miccia dentro uno spogliatoio disseminato di bombe emotive pronte a esplodere.
L'occasione per il colpaccio è di quelle irripetibili, quindi. Adesso spetta al Napoli dimostrare di essere da Champions.
