Come a Wolfsburg. Lì era entrato al minuto 75 per segnare al 77. Ieri, invece, Gabbiadini è entrato al 56' e ha segnato al 59'. Ecco perché La Gazzetta dello Sport lo definisce 'arma letale' del Napoli. E questo proprio «nel tempio di Gigi Riva - si legge - Rombo di tuono che col suo sinistro magico faceva urlare il Sant'Elia e fece innamorare tutta Italia».
E dire che c'è chi aveva dei dubbi sul suo conto: «Quando il bergamasco Manolo è arrivato a Napoli da Genova - si legge - sembrava che fosse difficile l'ambientamento. Un freddo, timido, riservato come lui in una città calda, appassionata, verace. Ci ha messo pochissimo e ci mette sempre di meno. A fare gol. E quattro gol da fuori area in questo campionato li hanno segnati solo campioni come il francese Pogba e il colombiano Guarin. Insomma, Manolo eÌ€ in buona compagnia. Ora tocca a chi lo allena (BeniÂtez) e a chi potrebbe allenarlo (Conte) dargli maggiore fiducia».