HENRIQUE 6,5: Corre meno di Maggio e si sovrappone molto meno, ma partecipa all'azione molto di più e in modo diverso. La sua qualità del palleggio è preziosa quando nella ripresa il Napoli gestisce il possesso. Un paio di distrazioni, ma altrettanti interventi energici in chiusura.
ALBIOL 6: L'autogol è un incidente che può capitare, per il resto la serata scorre via tranquilla perché la Samp fa le barricate per un'ora e passa.
BRITOS 6.5: Un suo intervento deciso toglie la palla a Eder in area, e toglie pure il doriano dal campo. Presenza sempre più sicura in difesa.
GHOULAM 6: Parte malissimo con Eder che se lo beve con facilità irrisoria e propizia il gol doriano. Piano piano viene fuori e diventa anche più disinvolto.
JORGINHO 6.5: Nessuna invenzione illuminante, ma in mezzo non perde neanche un pallone. E stranamente riesce anche a non farsi ammonire. Si limita alle cose semplici, e va bene così.
DAVID LOPEZ 7: Sfodera un grande spirito battagliero, ed è carico al punto tale che per tre volte prova anche a segnare: due volte di testa, nel primo tempo e una nella ripresa con una sassata dal limite. Massiccio e incazzato.
CALLEJON 6: Stavolta il gol non arriva, anche se una palla buona ce l'ha ma attende troppo e si fa ribattere il tiro. Lavora molto per la squadra, più che cercare la via del gol.
GABBIADINI 7: Il gol, paradossalmente, è una delle cose che gli è riuscita male nella serata, visto che quel tiro normalmente fa il solletico ai portieri. Delizioso però il tocco per chiudere il triangolo con Higuain sul 2-1. Intelligente il movimento con cui apre la difesa doriana dove va poi a infilarsi Insigne sul 3-1.
INSIGNE 7,5: Fantastico il gol che si costruisce da solo, dall'inizio (rubando palla) alla fine (con un tiro a giro chirurgico). Molto movimento, tanta partecipazione alla manovra. Classe pura. Anche lui entra di diritto nella lista delle possibili cause benevole della metamorfosi azzurra delle ultime 2 settimane.
HIGUAIN 8: Un tornado. Ogni volta che gli arriva la palla cerca il modo di perforare Viviano, ma è tutt'altro che egoista. Anzi. Gioca per tutta la squadra e per se stesso. Scatenato al punto tale che si incavola quando non controlla un pallone a metà campo. Ne fa le spese un cartellone pubblicitario che viene colpito da una sua pallonata rabbiosa.
ENTRATI:
76' GARGANO sv
Dal 65' HAMSIK 6.5: Si procura il rigore del poker, poi prova a segnare anche lui ma Viviano gli dice no due volte.
ZAPATA sv
ALLENATORE:
BENITEZ 8: La cosa che più colpisce è che il Napoli, subìto il gol, non fa una piega e continua a martellare la Samp. Uno spirito ritrovato che denota una fiducia massima che ora i giocatori hanno in se stessi e nel gioco che fanno. In campo c'era una formazione molto diversa sia da quella di Cagliari che da quella di Wolfsburg. Segno che il suo turnover non solo non fa danni, ma ha creato un gruppo in cui tutti si sentono protagonisti. Mica poco...
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