IL NAPOLI DI MAZZARRI - Con il livornese in panchina si vede un Napoli sostanzialmente fedele al proprio modulo (il 3-5-2 si vede in modo chiaro), con il trio difensivo bloccato e soprattutto un Hamsik che ha davanti a sé grandi spazi in cui infilarsi, visto che davanti a lui ci sono solo Lavezzi e Cavani.
IL NAPOLI DI BENITEZ - Con lo spagnolo le cose cambiano. Il 4-2-3-1 si traduce, nelle posizioni medie dei giocatori, in qualcosa di simile a un 2-4-1-3 (molto sbilanciato), che in generale porta la squadra a stare molto più alta di quanto non accadesse con Mazzari. In questo modulo Marek Hamsik viene soffocato tra le linee di centrocampo e attacco. Lo slovacco non ha infatti grandi margini per inserirsi con costanza ed è costretto a muoversi più per vie orizzontali che non verticali.
