Fiorentina-Napoli, anno 2009. Un'ora di azzurro per Luigi Sepe, costretto da una serie di infortuni a entrare a gara in corso per difendere i pali del Napoli. Una terapia d'urto, più che un esordio. Con una mezza papera sul gol di Montolivo, ma anche - ci tiene a sottolineare lui stesso - un paratone su Gilardino. «Edy Reja - si legge su Il Mattino - saggiamente consigliò a De Laurentiis di fargli cambiare aria. Ma senza perderlo di vista. E da quella sera del gennaio del 2009 ne è passata di acqua sotto i ponti. Ventiquattro anni da compiere tra una settimana ma già due figli e, ovviamente, una moglie, a renderlo assai più maturo di quello che sembra. Sepe stasera affronta il suo passato e il suo futuro. Per uno strano scherzo del destino, oggi c'è proprio lui tra il Napoli e la Champions. «Con Benitez si è conosciuto due estati fa: ha lavorato in ritiro con il suo coetaneo Rafael e il preparatore azzurro Xavi Valero». Magari si ritroveranno tutti questa estate in Trentino, a Dimaro.