Il napoletano del Genoa, Armando Izzo, si è raccontato a La Gazzetta dello Sport: «Alla prima stagione in serie A ho già quasi collezionato venti presenza, di cui nove da titolare e quel che mi stupisce di più è che spesso è toccato a me nelle occasioni più complicate. Segno che Gasperini crede nelle mie possibilità». Izzo torna sulla sua difficile adolescenza e sulle difficoltà di arrivare a giocare a calcio a buoni livelli: «A 13 avevo perso mio padre, soldi non c'erano e avevo quattro fratelli più piccoli. Ho chiesto un contratto al Napoli, dove giocavo, ma me lo hanno rifiutato, così sono andato a lavorare, ho fatto il barista e pure il muratore. Soldi non ne ho mai avuti, so da dove vengo e dove voglio arrivare, Io gioco per amore, non per i soldi, quelli sono importanti, ma li metterò sempre dietro alla mia famiglia e alla passione per il calcio».
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