Se dalla trasferta di Verona il Napoli doveva tornare con la "patente della grande", gli azzurri sono riusciti nell'opera, facendo quello che è il risultato tipico della "big" sul campo di una provinciale: 0-1. La squadra di Sarri martella per un'oretta prima di trovare il gol, rischia sul serio solo una volta in tutta la partita e poi più e più volte sfiora il colpo del ko. Recita, in sostanza, il ruolo della grande contro la piccola.
SCIA. Continua così il momento d'oro della truppa di Sarri. Dalla sfida col Bruges in poi gli azzurri hanno fatto 8 vittorie e 1 pareggio, ma soprattutto hanno sempre dominato l'avversario, dimostrando un solido equilibrio in campo che li fa rischiare poco, senza per questo perdere qualcosa in termini offensivi. Anzi, sembra addirittura che a beneficiarne sia stato pure l'attacco e in special modo Higuain, che nella sua carriera non aveva mai segnato con questa regolarità. Senza dimenticare Insigne, letteralmente esploso da quando gli sono stati tolti gli odiosi compiti di copertura. Ma accanto agli 'uomini copertina', tutti gli azzurri meritano un plauso per come stanno affrontando la stagione.
QUESTIONE DI TESTA. Al di là dei moduli e dei singoli, quello che sembra sia cambiato davvero tanto è soprattutto la testa degli azzurri, che a differenza del passato non sembrano affatto avere il timore di guardare in alto. Semmai, provano con le parole a gettare un po' di acqua sul fuoco dell'entusiasmo, ma giusto perché viaggiare a fari (quasi) spenti è sempre meglio. La parolina di 8 lettere rimane bandita da Castelvolturno, e se i risultati sono questi allora molto meglio che sia così.
di Stefano Mastronardi (@SteMastronardi)
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