Il presidente Figc Carlo Tavecchio prova a passare al contrattacco, facendo finta di essere una povera vittima: «Non mi piace la parola complotto, ma ho le prove di un preciso disegno volto a danneggiarmi e possibilmente estromettermi. Ecco perché ho chiesto all'avvocato Giulia Bongiorno di denunciare il signor Giacomini, che mi ha teso una trappola, diffondendo una conversazione carpita a mia insaputa con il solo e unico scopo di screditare la mia persona».
Fatto sta che quelle frasi le ha dette lui. Si vergogni.