E' da delirio la ricostruzione dei colleghi de L'Arena di Verona, ai quali forse brucia troppo aver incassato due schiaffoni.
DELIRIO PURO-1. Il fatto è che dopo una premessa promettente ("Diciamolo subito, le offese al giocatore e alla mamma vanno condannate, anche in uno stadio di calcio") i colleghi iniziano a delirare: «Insigne non fa niente per essere simpatico. Non solo al pubblico del Bentegodi che lo ha messo nel mirino già qualche anno fa quando giocava con la maglia del Pescara». Chissà se i geni de L'Arena si saranno chiesti come mai non nutre grande amore verso Verona...
DELIRIO PURO-2. Scrivono ancora: «"Lo faccio per la mia città", ha detto alla fine. Ma cosa fa per la sua città? Calcia il pallone contro la Curva per infiammare gli animi? Non perde occasione per istigare l'avversario? Corre con il dito alla bocca per zittire lo stadio? Questi non sono certo gesti che fanno piacere a una città come Napoli, anche perchè il tifoso veronese non ha mai vissuto la sfida con i partenopei con la tensione che accompagna il derby con il Chievo, con il Vicenza, le partite con le grandi della A come Inter, Milan o Juve».
Peccato che fino a ieri dicevano l'esatto opposto, e peccato che i colleghi de L'Arena abbiano rimosso gli insulti piovuti addosso a Lorenzo sin dal riscaldamento.
DELIRIO PURO-3. «Questa partita diventa questione di vita e di morte per i napoletani, per alcuni giornalisti e per Insigne che resta soprattutto un maleducato. Non lo dicono solo i veronesi ma anche Conte che non lo ha convocato in Nazionale per i suoi comportamenti negativi». Delirio, delirio, delirio. Meno male che il prossimo anno non ci incontriamo...
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