Nel corso dell'intervista al Corriere dello Sport, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato anche di assetto societario: «Credo che l'industria del calcio non possa prescindere da chi è a capo. Le problematiche che possono sorgere sono all'ordine del minuto. Ho lasciato mio figlio fisso a Napoli perché ci vuole un occhio vigile anche per i minimi dettagli, perché ci sono molte cose da fare. E' un continuo, non puoi essere assente. Ognuno può decidere di entrare nel mondo del calcio a modo suo, dicendo “è un investimento, mi interessa, mi sono preso anche il calcio ma lo seguo attraverso un'altra modalità"».
NAPOLI COME ROMA E MILANO. «Queste città vanno conosciute e vissute, e le tifoserie vanno capite. Se io vivessi a Los Angeles e i miei figli si interessassero del Napoli, io sarei tranquillo. Ma se io avessi soltanto dei bravissimi collaboratori, come del resto alcuni presidenti hanno, non sarei tranquillissimo, proprio perché non saprei esattamente cosa sta accadendo».
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Si, certo,
e\' per la tranquillita` di gestione, mica per i 19 milioni di Euro che si sono ciucciati come remunerazione dalle casse del Napoli negli ultimi 5 anni...
Ciarlatano!
#1 - di Stefano - 17 dic 2015, 12:31
e\' per la tranquillita` di gestione, mica per i 19 milioni di Euro che si sono ciucciati come remunerazione dalle casse del Napoli negli ultimi 5 anni...
Ciarlatano!
#1 - di Stefano - 17 dic 2015, 12:31
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