Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani sera contro il Sassuolo.
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SASSUOLO. «La gara d'andata ormai fa parte del passato, perché siamo molto cambiato. Quello era un Napoli in costruzione. Dobbiamo però fare attenzione perché il Sassuolo è fortissimo e arriverà tra le prime sei. Hanno battuto noi, Juventus ed Inter... Sarà una sfida difficile, anche se non commettiamo alcun errore sarà difficile lo stesso. Bisognerà essere molto determinati».
BONUCCI. «Dice che il Napoli è favorito? Non ce ne può importare di meno. Bonucci fa il suo lavoro, io il mio. La Juve per me è la favorita per lo scudetto, non credo che ci siano grandi giochi strategici dietro».
FROSINONE. «Non mi è piaciuto aver preso goal, perché è sintomo di un calo di intensità che non deve esserci. La testa deve essere sempre dentro la partita al 100%».
I PUPILLI. «Continuo a leggere che avrei dei pupilli che mi farebbe piacere avere dal mercato. Non ho pupilli e non ho fatto richieste a Giuntoli, che ve lo può confermare. Mi dà fastidio leggere certe cose».
GABBIADINI. «Ha subito un infortunio fastidioso e ancora ne sta venendo fuori. Purtroppo quando calcia sente ancora dolore alla caviglia. Spero che non ci siano altri problemi perchè ci attende un lungo tour de force. Per me resta un giocatore fondamentale, lo vedo più centravanti che non un esterno, dove abbiamo uno come Callejon che ci dà un grande equilibrio, per cui è dura toglierlo».
RETROSCENA. «A Frosinone stavo per far giocare Chiriches, ma non volevo rivoluzionare eccessivamente la difesa visto che già avevo previsto Strinic. Però Chiriches lo tengo in grande considerazione».
ENTUSIASMO. «E' una componente positiva dentro un gruppo, quella che è negativa è l'euforia, visto che è quella che poi ti spinge a giocare con superficialità».
RINFORZI. «Ho 6 centrocampisti per tre posti ed 8 difensori per quattro posti. Come numeri sto bene».
PRIMATO. «Non lo prevedevo, perché sono cose che si possono prevedere. Quello di cui ero sicuro, però, è che saremmo cresciuti tanto».
MARADONA. «Sono contento che parli di me. Se vuole venire a Napoli mi farà contento, però spero che lo faccia a prescindere dai risultati. Incontrarlo mi emozionerebbe molto».
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