Roberto Mancini ha fatto tanti gol in carriera, ma l'autorete che sta facendo adesso ha delle dimensioni epiche.
Lo scheletro nell'armadio rivela infatti quanto sia inadeguato il ruolo di moralizzatore che voleva ritagliarsi. E adesso chi lo ha difeso, lo scarica.Finanche Gazzetta deve fare retromarcia. In parte costretta, visto che la storia che emerge la coinvolge direttamente. «Mancini insultò un giornalista della Gazzetta nel 2001: "Frocio di m..."». E' questo il titolo della rosea, che riprende quello che altri organi di informazione stanno già evidenziando da stamattina.
Quindici anni fa la vittima del Mancio fu Alessio Da Ronch, colpevole di aver scritto un articolo non gradito al tecnico nerazurro. «Mancini prima di una conferenza fa chiamare il nostro giornalista dall'addetto stampa: vuole un colloquio privato per chiarire, ma comincia a insultare: Alessio fa per andarsene e a quel punto Mancini lo apostrofa così: "Sei un frocio di m..., vieni qui". A quel punto Alessio reagisce, soltanto verbalmente, torna indietro sui suoi passi e Mancini viene trattenuto prima che la lite degeneri. Il tutto davanti a un altro giornalista, all'addetto stampa viola e a parte della squadra che era uscita dallo spogliatoio dopo aver sentito le urla».