Tanto di cappello all'Athletic, che in due partite ha fatto il meglio che potesse fare. Ma che brutto Napoli: lento, impacciato, senza gioco e senza uomini adatti. Un disastro.
Ci può stare in minima parte il discorso della forma, perché i gol presi sono tutt'altro che frutto di problemi fisici. Uno su schema, uno su regalo collettivo della difesa e un altro che manco all'oratorio si riesce a vedere. C'è lo zampino di Maggio in due casi, quello di Albiol e Rafael in uno, e anche Britos non è esente da colpe (il primo gol è figlio del solito bruttissimo vizio di appiccicarsi all'uomo e non pensare alla palla, se l'avesse fatto bastava un passo indietro per rimediare). In pratica si è salvato il solo Koulibaly, che palla al piede non è un geometra raffinato, ma con quelle lunghissime leve ha fermato almeno tre situazioni pericolosissime.
NIENTE NAPOLI. Inutile girarci attorno, il Napoli ha steccato clamorosamente le prime due partite della stagione. Ahinoi, anche le più importanti. E il primo a steccare è stato Benitez. Il 4-2-3-1 continua a non sembrare l'ideale per fare gioco. Si trova male Hamsik, si trovano male i centrocampisti, si trova scoperta la difesa. Se poi i due centrocampisti sono una riserva dell'anno scorso (Inler e Behrami erano le prime scelte, Jorgihno la prima alternativa) e uno che fino a tre giorni fa volevi vendere allora...
DIFESA. Con Henrique e Ghoulam il Napoli lo scorso anno aveva fatto vedere passi avanti come tenuta difensiva. Con Maggio e Britos tanti disastri. Ieri i tre gol sono arrivati con loro sugli esterni, e in due di essi c'è il loro zampino. Non sarà un caso.
Il grosso guaio è che là dietro l'anno scorso c'era un Reina a mettere tante pezze, e quest'anno non c'è. Il guaio diventa ancora più grosso se chi lo sostituisce confeziona il patatrac del 2-1. E, si ripete, meno male che Koulibaly ha allungato il piedone per fermare un paio di palle pericolose.
ATTACCO. Si salva solo Higuain, che con le smorfie fa chiaramente capire di essere un po' stufo di seminare perle in mezzo a un panorama così desolante. Se il Napoli non dovesse cominciare volando il campionato, c'è da giurare che il Pipita inizierà a guardarsi attorno per andare via (come dargli torto?).
E poi ci sono Callejon che è il lontano parente del giocatore che sappiamo e Insigne che ha un rapporto logoro con la piazza e con il modulo.
Ovunque ti volti ci sono casi spinosi da risolvere. Spine in porta, in difesa, a centrocampo e in attacco. E tra pochi giorni comincia il campionato...
di Stefano Mastronardi (@SteMastronardi)
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