Il referto
«...il calciatore Gonzalo Higuain, guardandomi negli occhi, urlava l’espressione “vergognosoâ€. Poi, ponendomi le mani al petto, mi spingeva lievemente facendomi indietreggiare, senza procurarmi dolore... Higuain tentava di entrare in contatto con un avversario ma non ci riusciva perché veniva fermato da alcuni compagni».
Ricostruzione soft
Non sembra una versione così grave. «Non c’è traccia di altre espressioni ingiuriose, né si fa cenno ad una reiterazione del «vergognoso», come invece aveva fatto intendere il comunicato del giudice sportivo. Non compaiono nemmeno il «bastardo» intercettato sul labiale di Higuain da un video di Mediaset e lo «Juve, Juve» che ieri gli attribuivano e che avrebbe pronunciato mentre faticosamente l’argentino abbandonava il campo».
La strategia
«La difesa del Napoli proverà a convincere i giudici che il «vergognoso» rivolto a Irrati, pronunciato una sola volta seppur urlato, va derubricato dalla «condotta ingiuriosa» all’«atteggiamento irrispettoso»; e che la «lieve spinta» citata dal direttore di gara nel suo referto, che infatti «non arreca dolore fisico», è stata esercitata dal calciatore senza alcuna intenzione intimidatoria. Il tutto, così rivisitato e corretto, per la difesa del Napoli non può valere più di due turni di stop».