IL TEAM. Il progetto preliminare del nuovo San Paolo è stato realizzato dal gruppo di progettazione guidato dal direttore centrale Infrastrutture del Comune di Napoli, l’ingegner Andrea Esposito, responsabile del procedimento l’architetto Aniello Napolitano, mentre del gruppo di progettazione fanno parte l’istruttore tecnico Aniello Manzo, il geometra Domenico Menniti, l’istruttore tecnico Salvatore Riccardi, il funzionario geometra Aldo Siniscalco, il funzionario Ingegnere Nicola Speranza. A completare la squadra i collaboratori edili architetti Simona Fiorenza e Ilaria Iuliano e l’ingegnere Vincenzo Spalice, giovani tirocinanti del progetto Garanzia Giovani e autori delle immagini renderizzate che corredano il programma presentato al Credito Sportivo e che ci consentono di ammirare lo stadio come sarà in futuro.
COSA SI FARÀ? Il piano prevede l’«adeguamento dell’impianto in conformità alle direttive della Uefa, la verifica di idoneità statica della struttura, la certificazione di rispondenza degli impianti alle normative vigenti, l’ottemperanza alle prescrizioni impartite dagli Organi Superiori di controllo (Gos, Cpv, Questura).
GLI INTERVENTI. I punti fondamentali sono 17: «La sostituzione della totalità dei sediolini, dei piazzali e delle gradinate, che saranno impermeabilizzate. Il completamento e la messa in sicurezza e la verifica strutturale delle carpenterie metalliche (verifica bullonatura ed opere accessorie). Il ripristino e la messa in sicurezza dei cancelli interni e di intervarco, nonché delle opere in ferro. Stessa operazione per la copertura esistente, con integrazione analoga quale opera di adeguamento funzionale. Quindi, le opere edili di ripristino funzionale dei locali uffici, sale conferenze, ospitalità , spogliatoi, compresa l’attintatura delle opere in cemento. Le opere generali per il mantenimento della sicurezza e la realizzazione di area da adibire ad autorimessa. La realizzazione di nuovi blocchi bagni e il rifacimento di parte del totale di quelli esistenti. La manutenzione straordinaria delle strutture in cemento armato (salvaguardia biennale dei copri ferri). L’adeguamento funzionale e la ristrutturazione dell’impianto videosorveglianza. L’attintatura delle opere in ferro. Il ripristino e il mantenimento dell’efficienza dei tornelli. Il contenimento delle emissioni sonore durante gli eventi nelle zone con presenza di edifici con civili abitazioni poste in vicinanza dell’anello stadio. La messa in opera di nuove reti di distribuzione idrica ed antincendio. La ristrutturazione locativa ed impiantistica delle palestre e degli uffici posti nei locali interrati, con la realizzazione di un impianto di ricambio aria. Infine, la sostituzione delle botole di accesso al campo con sistema automatico di apertura-chiusura.
CAPIENZA 55MILA POSTI. La capienza dello stadio sarà ridotta da 60mila a 55mila spettatori, in ossequio alle nuove norme Uefa che prevedono regole rigide per le vie di fuga, con corridoi per 10mila spettatori per ogni settore. I nuovi sediolini, in compenso, saranno più larghi e confortevoli. Saranno installate poltroncine antivandalo, costo circa 6 milioni di euro. L’ammodernamento dell’impiantistica prevede anche l’adeguamento degli impianti elettrici e idrici, con nuovi bagni anti-teppista, per limitare i danni che l’amministrazione è chiamata ad affrontare ogni settimana, ed il rifacimento degli spogliatoi.
PISTA DI ATLETICA. Sarà rimessa a nuovo la pista di atletica, adeguata alle norme Coni. I lavori prevedono una completa ripavimentazione. Costo: circa un milione di euro. L’obiettivo del Comune è di averla pronta per le Universiadi a Napoli del 2019
ZONA PRE-FILTRAGGIO. Sarà interamente rifatta l’area delle recinzioni esterne, cosiddetta zona di “pre-filtraggioâ€, realizzata per l’adeguamento della sicurezza dello stadio secondo le direttive del decreto Pisanu del 2006. Tutta l’area sarà ristrutturata con l’installazione di arredi urbani e decorazioni esteticamente più gradevoli, senza inficiare le esigenze di sicurezza.
NUOVA COPERTURA. Tre le ipotesi al vaglio per la copertura in metallo. La prima, la più radicale e costosa, prevede la rimozione integrale per recuperare la forma dell’antico catino di Carlo Cocchia. I pilastri saranno rivestiti di tabelloni pubblicitari luminosi. In alto, invece, megaschermi faranno scorrere high-lights e spot. La seconda ipotesi prevede una rimozione parziale dello scheletro metallico esterno, con delle migliorie tecniche. La terza, infine, lascia intatta l’armatura esterna, coprendola con un telone. Il progetto, inoltre, prevede la possibilità di rivestire interamente la copertura con pannelli fotovoltaici, con un’estensione di circa 36mila metri quadrati, che alimenteranno i maxi-schermi a led posizionati al di sotto, sia nella zona attualmente occupata dal terzo anello, sia sui pilastri. L’intenzione del Comune è di affidare la gestione della copertura alla ditta esterna che la realizzerà . Un intervento a costo zero per le casse pubbliche, visto che il privato potrà beneficiare degli incassi degli sponsor dei tabelloni per tutta la durata dell’appalto.
DURATA LAVORI. I primi cantieri per la manutenzione straordinaria partiranno secondo la road map del Comune entro luglio e dureranno circa 2 anni. Lo stadio sarà ristrutturato a pezzi, in modo da non interferire con il campionato di calcio e le altre iniziative sportive.
Fonte : Pierluigi Frattasi - Il Roma
