C'è molto ottimismo nel commento di oggi di Repubblica dopo la sconfitta del Napoli ("il secondo posto pare possibile, il Napoli è più fresco") ma anche qualche critica: «La corsa per lo scudetto è finita ieri - si legge - con la malinconica resa dell'unica squadra che poteva strapparlo ai campioni d'Italia. Poteva, ma poco o nulla ha fatto per vincerlo.
Si è illusa che nel calcio contassero altri valori: il bel gioco più della classifica, la resistenza dei soliti titolari più del parco riserve, i trenta gol di un alieno chiamato Higuain più della qualità media di un organico ampio, il modulo fisso più delle varianti tattiche, un presidente geniale e autoritario più che una struttura societaria, il candore di un club ingenuo e isolato più che il peso degli arbitri nei momenti ambigui di una partita [...]Il Napoli adesso deve vincere tre partite per difendere il secondo posto. Certo, poteva fare meglio. Soprattutto nei mercati di agosto e gennaio. Ha solo creduto nella Grande Bellezza. Due parole effimere che possono dare nel cinema anche l'Oscar, nel calcio molto meno».