Alessandro Pellegrini, manager del tecnico azzurro Maurizio Sarri, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc: «Abbiamo fatto un buon primo tempo, dove però il pressing delle Roma ci ha frenati. Nella ripresa loro sono calati e lì dovevamo colpirli. Le occasioni le abbiamo avute ma non le abbiamo concretizzate. Peccato perché adesso ci tocca fare gli straordinari per il secondo posto. Però siamo ancora padroni del nostro destino. Siamo destinati a soffrire, a noi servono 10 occasioni per segnare mentre agli avversari ne basta una. C'è amarezza, dovevamo vincere per i numeri e per quanto mostrato in campo e invece ritorniamo a Napoli con un k.o. Ieri la squadra ha avuto la personalità e le va dato atto, Spalletti si faceva il segno della croce a ogni pericolo azzurro fino a farsi venire i crampi».
Diverso metro arbitrale
«Il fuorigioco di Callejon era millimetrico, però di solito nel dubbio non si sbandiera. A Milano contro l'Inter nel dubbio riguardo la posizione di Icardi non hanno sbandierato, ieri a Roma invece non è successa la stessa cosa. Ci sono episodi che non ci agevolano di sicuro, e questo non significa che piangiamo».
L'esempio della Juve
«La Juve è nettamente più forte, ed è vero che in certi momenti i bianconeri hanno vinto senza meritare nel gioco, ma meritando sotto il profilo del carattere. Questo il Napoli non lo sa fare e deve imparare».
Il silenzio stampa
«Mi sarebbe piaciuto se ci fosse stato l'ok per dare spiegazioni, ma qualcuno ha scelto così e Maurizio da dipendente deve attenersi».