Missione compiuta, anche se con qualche patema di troppo. Il Napoli è a 180 minuti da un'impresa, perché di questo si tratta. Nell'anno in cui cambi allenatore, modulo, filosofia di gioco e decidi di scommettere su un organico che era ridotto a pezzi dopo la scorsa stagione e pure su un tecnico emergente, se chiudi secondo fai un'impresa, se chiudi terzo fai una grande cosa, se avessi chiuso primo avresti fatto un miracolo.
Ci sembra giusto ristabilire l'ordine delle cose, visto che c'è chi si è già messo a dire che se il Napoli dovesse chiudere terzo sarebbe un fallimento. Andate a dire una cosa del genere a Milano, ai tifosi di Inter e Milan, e sapete cosa vi diranno: "volete scambiare il nostro fallimento con il vostro?"
Il punto è che c'è sempre chi non vede altro che il negativo in ogni cosa perché è più facile criticare che elogiare. Fa più tendenza, fa più audience. Persino l'anno del lontanissimo Scudetto, il giorno stesso della festa, ci fu chi disse: "Però adesso Ferlaino deve fare un Napoli ancora più grande per la Coppa Campioni". Oggi ce ne sono altri che fanno sparate del genere, e l'unica cosa da fare è spegnere le tv o le radio quando parlano questi tromboni. Godetevi questo Napoli. Secondo o terzo che sarà .
di
Stefano Mastronardi (
@SteMastronardi)