Sul Corriere del Mezzogiorno viene fatto un parallelo tra Maradona e il "Cholo" Simeone, che di qui a breve si giocherà (per la seconda volta) una finale Champions contro i cugini ricchi e blasonati del Real Madrid.
«Emil Kusturica, il regista serbo autore del più famoso film-documentario su Maradona, amava ripetere che "se Diego non fosse diventato un calciatore sarebbe stato certamente un rivoluzionario alla Che Guevara". E non a caso, oltre alle prodezze, ne volle raccontare la simbologia: il tatuaggio del "Che", gli incontri con Fidel Castro, il sigaro cubano tra le labbra.
Questa fenomenologia del cittadino che si ribella al potere Napoli l’aveva conosciuta vent’anni prima, quando Maradona seppe incarnare la voglia di rivincita di un intero popolo. Fu il campione che sfidò il potere (calcistico) della Juventus di Agnelli e del Milan di Berlusconi. E che, per due volte, lo sconfisse. Sarà per questo che, quando hanno detto a Diego Simeone che sulla carta la finale di Champions tra la corazzata Real Madrid e l’Atletico appare una sfida impari, il Cholo ha risposto così: "Siamo cresciuti vedendo il Napoli di Maradona che lottava contro Milan e Juventus. Che tu voglia o no, qualcosa di questa storia ti rimane per sempre"».