I nomi improponibili per il dopo Higuain
Chiarita la premessa, smontiamo un po' di nomi venuti fuori. Il primo è quello ormai solito di Kalinic. I dati parlano da soli: i gol che ha fatto da novembre a fine stagione sono solo 3, mentre in tutto il campionato sono 12 (come Maccarone e Pavoletti) e addirittura il suo compagno di squadra Ilicic ha fatto un gol più di lui. Un fenomeno, ehh...
Poi c'è Lukaku, ovvero un Zapata più evoluto ed esperto. Sta là davanti, fa l'armadio e la butta dentro. Lo fa benissimo, sia chiaro.
Fortunatamente non si sente più in giro il nome di Aubameyang. Forse qualcuno s'è reso conto della stupidaggine che diceva.
L'ultima sciocchezza è Falcao. Uno che negli ultimi 3 anni è stato scaricato da chiunque perché non riesce a fare neppure 5 gol nello stesso campionato. Questo dimostra come vengano tirati fuori dei nomi solo guardando gli almanacchi e senza alcuna verifica.
I due candidati meglio assortiti
E veniamo ai due nomi che, dal punto di vista tecnico e economico hanno maggior senso. Guarda caso, sono giocatori che in Italia hanno dimostrato di saper fare il mestiere dell'attaccante. Il primo è quello di Icardi, che ancora non ha un ingaggio stellare, è giovanissimo (23) e malgrado susciti una certa antipatia all'esterno sembra che sia stare bene in gruppo (magari evitate di presentargli la vostra fidanzata).
Il secondo nome è quello di Morata. Per caratteristiche è il più affine a Higuain, visto che non si limita a buttarla dentro ma sa giocare per la squadra. Non è un caso che a De Laurentiis piaccia moltissimo. Sul calciatore però c'è una concorrenza agguerrita di top club, e comunque in futuro il suo costo è destinato a salire vertiginosamente.
Ecco perché, a conti fatti, è sempre meglio tenere Higuain.