La nuova stagione
«Speriamo di poter fare il 101% delle nostre possibilità , poi vedremo cosa dove ci potrà portare. A Napoli ci sono aspettative elevate, però un giocatore della Juventus non ci ha nominato neppure tra le quattro squadre più forti d'Italia, e un altro ha detto che siamo più deboli. Li smentiremo».
«Sulla carta la Juve è in vantaggio su tutti, ma pensiamo alla gara di domani che è insidiosa, visto che il Pescara è una squadra organizzata e hanno tanto entusiasmo dopo il ritorno in A. Spero che il terreno non sia così disastroso come l'ho visto durante l'ultima partita di Coppa Italia. Sembrava beach soccer e non calcio».
Higuain e Sarri
«Voglio evitare di parlarne, visto che è un giocatore della Juventus. E poi quando un bianconero parlò di Higuain che era del Napoli mi girarono i c...oni. Quindi voglio evitare di fare lo stesso».
«Spero che la mia squadra sia convinta di essere forte e spero che la mancanza di un bomber come Higuain non sia un alibi, anche perchè senza Higuain abbiamo dimostrato di essere forti. Ognuno di loro dovrà dare il 5% in più per colmare la mancanza del Pipita».
Sarri su Gabbiadini e Milik
«non devono pensare a quello che ha fatto Higuain, non possono sentire il peso del paragone in questo momento della loro carriera. Mi spiace che Gabbiadini nell'ultimo mese sia stato quotidianamente sui giornali: va via, resta, va via, resta. Mi piacerebbe che per un certo periodo avesse la fiducia di tutti e che se la giocasse con serenità . So che ha tanti gol nei piedi e ci potrà dare tantissimo. Ha tantissime possibilità di restare a Napoli».
«Milik adora dare una mano alla squadra in fase di costruzione, mentre Gabbiadini apprezza più lanciarsi in profondità ».
L'importanza della difesa
«E' troppo importante e va sempre allenata. Speriamo di avere qualche piccola certezza in più quest'anno, però non bisogna darlo per scontato. anzi, bisogna lavorare sempre tantissimo ogni settimana».
Sarri e il mercato del Napoli
«E' un mercato che mi piace perché stanno arrivando calciatori giovani da lanciare. Il percorso di un ragazzo è fatto di errori che bisogna fare e la squadra potrà battersi in qualche difficoltà in più e ci vorrà tempo».
Sarri su Zielinski
«E' un giocatore fenomenale dal punto di vista tecnico. Adesso come adesso non riesce ancora a trasformare in gol tutte le potenzialità tecniche che ha. Però ha 22 anni e molto probabilmente è destinato a crescere molto. Ha tante qualità fisiche, ma bisogna lavorare».
Sarri e il modulo
«Possiamo pensare anche di cambiare qualcosa a gara in corso. Però un cambio radicale a inizio gara la vedo difficile, penalizzerebbe diversi calciatori».
Sogni e fatturato
«Qui a Napoli ci sono degli eccessi. Bisogna sapere le proprie possibilità , mentre invece spesso ci si dimentica che esistono delle società che hanno un fatturato nettamente più elevato. Prendiamo noi e la Juve: se riusciamo a darci un'identità forte allora il gap possiamo anche a limarlo. Però l'allenatore può fare poco, per il resto c'è Padre Pio (ride, ndr)».
Su Koulibaly e Tonelli
«Kalidou a Berlino ha fatto 20 minuti di cazzate, ma resta straordinario. Però ha ancora momenti di pausa. Tonelli purtroppo ha un problema che continua ad affliggerlo. Son cose che non conosco e non dirvi a che punto sta il suo recupero. Sappiamo che in difesa avremo una situazione delicata a gennaio visto che perderemo Ghoulam e Koulibaly che andranno in Coppa d'Africa».
Sarri boccia Hamsik regista
«Non credo che lo metterò mai a fare il regista, perché ci fa troppo comodo con i suoi inserimenti e con la sua capacità di giocare tra le linee. Secondo me se mettessi Hamsik davanti alla difesa lo limiterei. Invece là dietro ci fa molto comodo avere la capacità di pensiero veloce come Jorginho e Valdifiori, che se avesse anche fisicità sarebbe un fuoriclasse».
Il San Paolo e i tifosi
«Non serve fare appelli, l'unico modo che abbiamo per riportare i tifosi allo stadio è scendere in campo e fare risultato. Giocheremo con l'anima e col cuore e questo farà in modo che un po' di gente ritorni al San Paolo».
La Champions
«E' una cosa che ci rende orgogliosi. Non posso dire molto altro perché non ho mai disputato questa competizione. Potrebbe essere proibitiva per me, oppure farò bene anche in Champions. questo non lo so. Preferisco pensare alla partita di domani».