Certe amnesie viste col Milan per adesso possono essere giustificate da un problema di appannamento fisico e dal caldo, ma è chiaro che quando tra un paio di settimane si riprenderà la corsa, certe cose sarà lecito non aspettarsele più o quanto meno dovranno diventare un evento raro.
Le pecche e le note liete del Napoli
A Pescara abbiamo preso due schiaffi in sequenza, contro il Milan è accaduto lo stesso. Fortunatamente stavolta non ci sono costati dei punti. Ma non ci sarà sempre "San Dries da Lovanio" a metterci le pezze. Due gol a Pescara, tre guizzi pesanti contro il Milan, visto che è entrato in un modo o nell'altro in tutte le prime 3 reti degli azzurri.
Vero è, però, che almeno in attacco il Napoli ha dato ascolto a Sarri, che chiedeva di "sparpagliare" i gol di Higuain tra tutti. Detto fatto. Due gol Mertens, due Milik, due Callejon. All'appello mancano Gabbiadini (se rimarrà ) e Insigne, una nota dolente finora. La sensazione è che oltre alla forma fisica, il Magnifico debba anzitutto sgomberare la testa da questioni contrattuali (ribadiamo: tiri le orecchie ai suoi agenti che hanno solo aumentato la pressione su di lui).
E ricordiamo che manca Giaccherini.
Anche in questo reparto, ricordiamo che devono ancora integrarsi Diawara ma soprattutto Rog, accompagnato in azzurro da una serie di grandi prestazioni in Nazionale e con la Dinamo.
Due dubbi
I dubbi sul Napoli riguardano essenzialmente due cose.
La prima è la difesa, dove la coperta è ancora corta. Anche contro il Milan sugli esterni si è sofferto tantissimo. Il Napoli ha seguito diverse piste sia a destra che a sinistra, ma per il momento non è arrivato nessuno. Maggio e Strinic sono stati impiegati poco o niente lo scorso anno, e un motivo pure ci sarà . Però sono rimasti loro come ricambi. Con un Ghoulam molto appannato e un Hysaj non ancora al top, qualcun altro sarebbe servito come il pane.
Così come serve qualcuno anche in mezzo. Albiol e Koulibaly danno ampie garanzie, ma alle loro spalle c'è solo Chiriches, visto che Tonelli è fuori e chissà per quanto ne avrà ancora.
Ma il mercato è ancora aperto e qualcosa dovrebbe arrivare (Maksimovic).
Il secondo dubbio riguarda la tenuta caratteriale della squadra. Non ci si può sciogliere alla prima difficoltà . Non si può andare in crisi se si prende uno schiaffo. E' accaduto a Pescara, s'è ripetuto col Milan. In questo la condizione fisica non c'entra, è questione di testa. Peraltro il difetto è congenito a questo Napoli, che anche lo scorso anno ti faceva venire i patemi quando meno te l'aspettavi. Fare paragoni con la Juve è ingeneroso e fuori luogo, però la prendiamo come esempio: dopo il gol alla Lazio ha preso mezzo tiro e pure alto. Il Napoli invece, sul 2-0 non è stato capace di mettere in ghiaccio la partita.
Sarri dice che non siamo una squadra fatta per difendere. Sarà vero, ma quando vinci puoi anche limitarti a palleggiare senza andare all'assalto con 4 o 5 giocatori. Puoi anche limitarti al possesso palla senza necessariamente cercare i fraseggi rapidi di prima intenzione. Li abbiamo fatti anche al 91', e malgrado avessimo due uomini in più siamo stati comunque capaci di perdere palla (e Zielinski ha dovuto spendere un'ammonizione su Lapadula). Secondo noi è proprio questo il primo difetto che il Napoli dovrà provare a correggere.
di Stefano Mastronardi (@SteMastronardi)