Arriva ai microfoni delle tv, puntuale, la risposta di Sarri a chi ha ricamato sulle sue dichiarazioni. «Io ho fatto una riflessione semplice: essendo i nostri rinforzi giovani e avendo in questo tempo poco tempo per allenarli, è più difficile farli crescere. Mi sembra che sia stata strumentalizzata troppo quella mia dichiarazione».
«Io sono contentissimo del mio gruppo. Riguardo le scelte di stasera, essendo Zielinski uno che mi conosce era avvantaggiato come possibile innesto. Sapendo di dover puntare anche a entrare tra le linee ho scelto lui. Però ho fiducia in tutto il gruppo più che nei singoli. Purtroppo abbiamo anche qualche giocatore che viene da un'estate tormentata come Diawara e Maksimovic, e qualcun altro come Tonelli e Giaccherini che è stato sfortunato perché si è fatto male subito. Purtroppo quando ci sono gli impegni delle Nazionali diventa complicato fare inserire tutti negli schemi, visto che c'è mezza squadra fuori».
«Pressione di Napoli? Io lo prendo come amore per la squadra. Il pubblico ha saputo anche perdonarci delle domeniche in cui abbiamo fatto male, per cui non sento proprio alcuna pressione. Semmai sento la necessità di doverli fare contenti».
Sul match di Palermo: «Abbiamo fatto bene nel primo tempo, diciamo che il lavoro grosso lo abbiamo fatto lì per poi dare colpo decisivo nella ripresa. Li abbiamo lavorati ai fianchi».
«Non mi è piaciuto il fatto che siamo andati a crossare a 10 metri dal fondo con il solo Milik in area. L'attacco dell'aerea era stato scadente».
«Callejon? Tatticamente lui è fondamentale. E poi ogni tanto tira fuori questi periodi in cui segna tanto, come è successo un paio di anni fa. Però non è che gli si può chiedere un gol a partita».
Su Insigne: «Nell'ultima settimana è cambiato molto, si vede che la sua condizione è cresciuta molto, e questo lo ha aiutato anche a livello mentale. Stasera ho rivisto il giocatore dello scorso anno.».
«Maggio? L'ho fatto giocare volentieri perchè negli ultimi mesi mi stava dando grosse sensazioni, cosa che non avevo avuto lo scorso anno. Christian è un elemento importante per noi nello spogliatoio».
«Kiev? Ci pensiamo da domattina».