«Prossime due gare in casa in Champions? E' presto per fare calcoli. Abbiamo fatto un passo importante oggi, ma finisce qui. Adesso arrivano due partite da giocare».
«Secondo me ci siamo fatti influenzare dalla importanza del match, perché nel secondo tempo non dovevamo gestire così ma continuare a fare il nostro calcio. Però posso anche capirlo visto che c'erano dei giocatori che vivevano per la prima volta la Champions».
«Rientrando negli spogliatoi ho avuto la sensazione che anche i ragazzi non fossero contentissimi di come hanno interpretato la ripresa, perché ci siamo messi nelle condizioni di essere indecisi se provare a chiuderla o gestirla. Mi ha fatto piacere che negli spogliatoi i giocatori lo pensavano, c'era quasi un certo giramento di...»
«Milik? Sono molto contento. Adesso non vorrei fare paragoni ingiusti con Higuain».
In conferenza stampa gli chiedono come mai ha messo Ghoulam e Mertens, malgrado ci fosse Yarmolenko, il più pericoloso degli ucraini. «L'ho giocata per vincere. Noi dobbiamo sempre fare così. Anche conoscendo la forza di Yarmolenko: avessimo fatto scelte diverse avremmo potuto limitarlo, ma è talentuoso e avrebbe potuto fare qualcosa lo stesso».
Gli chiedono proprio di Yarmolenko: «Vale attorno ai 25-30 milioni? La mia opinione personale è che nessuno valga tanti soldi. Comunque è talentuoso, anche se a tratti poco concreto. E deve migliorare nella fase difensiva. Però ha del talento».