Perché il Napoli ha tenuto i prezzi alti fino alla sfida con il Chievo, per poi abbassarli a partire dalla prossima sfida di campionato? Se ne sono dette e sentite di tutti i colori, ma la verità potrebbe essere assai semplice.
Partiamo da una considerazione: il club azzurro ha chiuso la campagna abbonamenti prima della sfida con il Chievo. Si può allora pensare che prima di questa sfida abbia tenuto i prezzi alti, in modo da spingere più gente a sottoscrivere l'abbonamento annuale.
E' una politica che molti club europei fanno, perché vuole premiare il tifoso abituale rispetto a quello occasionale. Anche se alla fin fine il risultato auspicato non è stato quello sperato, potrebbe essere stato questo l'intento del Napoli.
Se facciamo un confronto con il Barcellona, vediamo che per le singole sfide di campionato prevede dei costi altissimi dei biglietti. In Curva si va dai 59 euro per i posti peggiori, fino ad arrivare addirittura ai 320 euro per gli Sky box (
Vedi tu stesso). E' chiaro che il Camp Nou è una cosa e il San Paolo è un'altra, però la politica strategica è la stessa. Per completezza va però anche detto che questi biglietti vengono quasi sempre comprati dai turisti (che sono il 40% dei tifosi presenti ogni volta al Camp Nou), merce "rarissima" al San Paolo.
Ad ogni modo, quale che sia stata l'intenzione o la politica del Napoli, siamo tutti felici che l'abbassamento del costo dei biglietti sia stato gradito dai tifosi. La speranza è di vedere un San Paolo sempre pieno.