Se ci mettessero sotto una base musicale, De Magistris e Borriello potrebbero produrre un nuovo tormentone musicale: "presto cominceranno i lavori". Abbiamo perso il conto delle volte che abbiamo sentito questa frase. Sia chiaro, nessuno mette in dubbio (nel senso che potrebbe anche essere vero) che Sindaco e Assessore si siano fatti in quattro per dare al Napoli una casa decente. Quello però che non ci è mai piaciuto, è sentire le stesse frasi settimana dopo settimana, senza che poi si vedesse un omino in divisa da lavoro entrare al San Paolo per questi famosi lavori.
Comunque, De Magistris rilancia ancora il tormentone: «Noi come giunta abbiamo fatto una cosa unica in Italia, attraverso il Credito sportivo abbiamo avuto accesso a 25 milioni di euro per permettere al San Paolo quei lavori che potranno partire prestissimo per renderlo più fruibile».
Poi la critica al caro-biglietti: «E' sacrosanto parlare di impianti di proprietà dei club, ma dovranno sempre essere ad appannaggio di chi non può permettersi di spendere cifre notevoli per un biglietto di una partita di calcio». Insomma, il principio del Sindaco è che anche se il Napoli si facesse uno stadio tutto suo, non avrebbe diritto a fare i prezzi che vuole.
La frecciatina a De Laurentiis si ripete poco dopo: «Il rapporto tra le curve e il presidente del Napoli è conflittuale. Conosco bene Napoli città , giro molto a piedi, percepisco che il rapporto non sia idilliaco fra il presidente del Napoli e quella porzione di Napoli popolare, che va sempre tenuta in considerazione perché è la fetta più grande».