«Il debutto da titolare? Sono contento per me ma soprattutto della vittoria, mi spiaceva vedere la squadra perdere stando in panchina. Esordire al San Paolo? Che emozione».
«Titolare? Jorginho è un grandissimo calciatore, io provo a dare del mio meglio e sono a disposizione di Sarri. Il mio compito è farmi trovare sempre pronto pur di aiutare la squadra, poi deciderà il mister. In rosa siamo tanti e ci sono ottimi calciatori».
«Gabbiadini? Subito dopo la partita, negli spogliatoi, ci ha chiesto scusa a tutti. Però noi gli abbiamo detto che non si molla mai».
«L'assenza di un centravanti? Sarri saprà trovare le soluzioni giuste, perché anche se non abbiamo una prima punta ci sono altri calciatori che possono fare quel ruolo».
«La maglia 42? L'ho scelto perchè il mio idolo è Yaya Tourè. Bologna? Per me è stata una tappa importante. Delio Rossi mi ha buttato subito in campo, mentre Donadoni ha creduto molto in me».
Rapporti di spogliatoio. «Siamo un gruppo molto unito, non c'è qualcuno con cui ho stretto rapporti particolari. Il napoletano? Ho imparato "Chitestramuort" (ride, ndr). Sto impazzendo per la pasta e per la pizza».