Alle 16 è cominciata la conferenza stampa di Rafa Benitez in vista di Napoli-Parma. Prima però c'è stata la presentazione del calendario azzurro, con il video del backstage.
PARLA FORMISANO - «Il Calendario quest'anno ha per tema l'antica Grecia. Ci piaceva come fonte d'ispirazione per questo calendario. la ricerca di questo prodotto è alla base di tutte le attività che svolgiamo, dove tutto è replicabile. Sfido chiunque ad una produzione come la nostra».
PARLA BENITEZ - «Fare un calendario pensavo potesse essere difficile, per i tempi e per il lavoro da farci. Ho visto che sono tutti professionisti, ci hanno fatto perdere poco tempo. Il mio primo pensiero e sempre quello sportivo. Hanno cercato di farmi stare a mio agio, appena arrivavo mi davano subito delle indicazioni. E' stato fatto tutto in mezz'ora. Ringrazio tutti per questa novità, e stata una buona esperienza».
Poi si parla di calcio: «Il gruppo è solido. Non sono d'accordo con il cambio d'umore ogni settimana. In Spagna diciamo che l'uomo è l'unico animale che inciampa due volte sulla stessa pietra. Qui accade sempre che si contesta la squadra... David Lopez, Koulibaly, Albiol. Io devo continuare per la mia strada, analizzo cosa succede e guardo avanti. I conti si fanno alla fine e poi vediamo. Abbiamo perso 10 punti immeritatamente ma siamo a -2 dal terzo posto».
PARMA - «Non è facile, è vero che sono ultimi in classifica ma sanno giocare a calcio. Se vinciamo con il Parma e con la Juventus cosa diranno questi che ora parlano di disastro?»
LA SQUADRA - «Sono convinto che può migliorare tantissimo. Dobbiamo migliorare qualcosa ma la stagione è lunga. Lavoriamo come abbiamo fatto l'anno scorso. Se qualcuno lo vuole capire, bene. Questa squadra è giovane, a livello internazionale è conosciuta. Raul Blanco, campione del Real, se gli chiedono chi guarda in tv lui dice il Napoli. Perché? Per il calcio che abbiamo proposto. Era bello, efficace e piaceva a livello internazionale. Adesso stiamo avendo difficoltà ad esprimerlo però vediamo cosa possiamo fare...»
IL PATRON- : «Con lui siamo d'accordo al 100%, vogliamo vincere. Ci ho parlato, ieri e l'altro ieri. Tutti insieme abbiamo deciso di andare a casa dopo il ritiro. Il problema sarà se non vinciamo contro il Parma. A Napoli qualcuno ha inventato l'autodistruzione, ma non dobbiamo essere così. Non dobbiamo distruggere tutto, al posto di essere uniti iniziamo a dire: è colpa di questo, è colpa di quello... Invece di pensare ai cori di discriminazione territoriale».
GIOCO - «Voglio rivedere il Napoli visto contro la Roma, ma ci vuole serenità. All'inizio si diceva perché non gioca Mertens, adesso che manca Insigne... Non possiamo fare così, io ai miei ragazzi devo trasmettere tranquillità».
PANCHINA - Ugolini gli parla della sua impressione di aver visto un Benitez poco coinvolto a Milano in panchina: «Può darsi che hai avuto questa sensazione, ma io parlavo con Pecchia e Paco De Miguel per capire cosa cambiare».
TERZO POSTO - «Possiamo arrivare terzi e di fare di più. Non voglio fare l'errore di parlare della Supercoppa italiana contro la Juventus, dimenticando il Parma. Il Parma sarà una finale come sarà una finale la sfida con la Juventus».
MIGLIORAMENTI - «Dobbiamo crescere nella fase difensiva, come atteggiamento e come intensità. Serve questo per arrivare lontano. Bisogna essere più attenti a difesa».
ERRORI - «Abbiamo bisogno di tempo per alcune cose, per altre le abbiamo migliorate. La squadra dello scorso anno ha avuto problemi con squadre che ripartono veloci. Quest'anno per tre partite abbiamo visto problemi, con Palermo, Empoli e Cagliari. Con il Chievo abbiamo giocato bene e poi ci manca qualche rigore ma lo sapete che io non ne parlo».
GIOCATORI - «Non è semplice cambiare le caratteristiche di alcuni giocatori. Mi hanno criticato per aver messo Ghoulam alto. Mi hanno criticato per aver messo De Guzman e Hamsik. Serve equilibrio anche nei giudizi. Abbiamo già cambiato tante cose, come la marcatura più alta, ma il problema non è il modulo che anche le prime due non hanno mai cambiato. La gente vuole un calcio propositivo ed allora dobbiamo seguire questa squadra».
RINNOVO - «Il mio rinnovo condiziona i giocatori? E' la stessa situazione che c'era anche prima della Roma o della Fiorentina, e non mi sembra siano stati condizionati. Ho detto no a 2 offerte negli ultimi 15 giorni, la mia unica responsabilità è far crescere questa squadra dando il 100%».
DIFFIDATI - Conosciamo la situazione dei diffidati, abbiamo fatto scelte anche in base a possibili squalifiche.
DIEFSA -«La fase difensiva inizia con gli attaccanti. Col Palermo ad esempio se andiamo sul 3-0 vinciamo. La difesa va rinforzata col lavoro del centrocampo e le ali devono lavorare molto bene, non è una questione di modulo ma di movimenti dei giocatori. I giocatori devono capire l'idea di calcio che abbiamo, non posso prendere in mano il manuale del calcio mentre sono in campo a giocare. I giocatori forti sono quelli che capiscono il gioco. La coperta diventa corta se difendiamo di più al centro ed in attacco non ci sono i giusti movimenti».
KOULBALY e INSIGNE - «Deve crescere, è giovane, è una questione di tempo. Insigne ha lavorato bene ed è cresciuto, ma è passato del tempo. Lorenzo ha una capacità fisica ottima, buon livello tecnico e ascolta e cresce bene».
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