Sarà l'aria che c'è in giro, qualche strano virus che colpisce chi indossa la maglia azzurra. Fatto sta che dopo che il NAPOLI ha compiuto il suicidio Scudetto, e il calcio femminile che si è suicidata retrocedendo in serie B (perdendo in casa il derby col Pomigliano che stava vincendo), anche il Napoli Primavera è riuscito a rovinarsi un'intera stagione.
Va detto che proprio quest'ultimo suicidio è il peggiore di tutti. Il più riuscito, se preferite.
Già perché oltre ad aver vanificato strada facendo una partenza sprint in campionato, il Napoli di Frustalupi è stato capace di combinare l'impossibile negli ultimi 130 minuti del campionato.
Sarebbe bastato un sol punto nelle ultime due partite contro Spal (retrocesso e reduce da una sfilza di sconfitte di fila) e Verona (già salvo).
Contro la Spal gli azzurri alla mezz'ora vincevano addirittura 1-3. Bisognava mettersi di impegno per rovinare tutto, eppure ce l'hanno fatta. Si sono fatti riprendere e superare. Finale 4-3. Roba da matti.
Vabbe', si pensò, comunque c'è la sfida finale in casa contro il Verona già salvo.
Peraltro le cose si erano messe benissimo anche oggi. Tempo 90 secondi e il Napoli era avanti con Ambrosino.
Ma lo spirito suicida che sta contagiando chiunque vesta la maglia azzurra era in agguato. Il Verona ha pareggiato subito, senza poi fare granché in seguito.
Ha fatto tutto il Napoli: ha sbagliato un paio di occasioni, poi Amborsino si è fatto espellere, infine Idasiak è uscito a farfalle su un cross comodo e il Verona all'83' ha segnato l'1-2. Senza manco cercarlo davvero.
Harahiri completato.
Il Napoli ha perso, e adesso ci giochiamo la salvezza nello sparegio con il Genoa, senza Amborsino che è stato espulso.
Commenti (0) Inserisci un commento (I commenti saranno sottoposti a moderazione)