Fino a 10 giorni fa, il mercato di gennaio del Napoli era stato giudicato deludente. Anzi, quasi inutile. Billing e Okafor erano semplicemente due rimpiazzi numerici per gli addii di Folorunsho e Kvara. Elementi non idonei ad allungare con sostanza la rosa a disposizione di Conte.
E quante ne abbiamo sentite nelle ultime 3 settimane sull'operato di Manna a gennaio. E pure su De Laurentiis, che secondo i soliti "papponisti" non doveva solo limitarsi a dire: "ok, potete spendere fino a 60 milioni", ma doveva pure PRETENDERE che fosse fatto.
Tutti i problemi di febbraio hanno avuto come sfogo principale (non unico) le chiacchiere sul mercato.
Oggi invece apri siti e giornali e scopri che Billing è davvero diventato "BillingHAM" (come ha scherzato ieri il canale social del Napoli). Si parla di lui come un "semisconosciuto"... ma allora andrebbero fatti i complimenti a chi l'ha scovato e portato qui.
Applaudiamo a tal proposito l'onestà di Di Marzio, che sottolinea: "Il tanto criticato mercato di gennaio ha portato al gol Billing. Un colpo a zero, prestito gratuito e diritto di riscatto a 10 milioni, quindi è stata un'ottima operazione di mercato del Napoli".
Qualche giornalista "bandieruola" che gravita per le nostre reti tv ha già scritto qualcosa di simile, dimenticandosi però di scusarsi per aver detto l'esatto contrario fino a 10 giorni fa.
Qualcuno comincia anche ad accorgersi che Okafor, se rimesso in forma, è un giocatore di pallone. Ieri ha corso ad una velocità media di 28.1 km/h. Nessuno meglio di lui.
Magari non sarà un fenomeno, ma neppure quel bidonazzo di cui si leggeva 10 giorni fa. Sembrava che fosse l'unico che passava davanti a Manna mentre il diesse cercava un esterno sinistro. Oggi invece si legge che "la panchina del Napoli comincia a portare punti e spunti, come l’ultimo di Okafor al 95′ che ha prodotto i tiri di McTominay e Ngonge e i salvataggi di De Vrij e Acerbi".
Sia chiaro, nessuno di quelli che ha maltrattato il mercato del Napoli scriverà mai che si stava sbagliando. La colpa semmai è di Conte che non li ha mandati in campo prima, generando così il dubbio che fossero inutili.