In un'intervista rilasciata sull'edizione odierna di Il Mattino ha parlato Eduardo Abrahamian, talent scout argentino che ha scoperto e poi lanciato prima Javier Saviola, poi Maxi López e, per ultimo, Gonzalo HiguaÃn: «Ricordo quando vidi giocare per la prima volta i figli del Pipa (Jorge HiguaÃn n.d.r.). Entrambi dicevano di essere attaccanti centrali, ma Gonzalo dimostrò da subito di avere più tecnica e amava partecipare alla manovra [...] All'inizio il suo ruolo, nel 4-4-2, era o quello di «enganche», ossia mezza punta».
GONZALO EVOLUTION. «Verso i 13 anni, dopo aver inanellato ottime prestazioni a suon di gol, fu spostato in avanti. In effetti, fino ai 13 anni era principalmente numero 10. Gonzalo è anche capace di associarsi con chi gioca in area. Nel Real Gonzalo ha dovuto convivere con gente del calibro di Van Nistelrooy, Raúl e Huntelaar, tutti centravanti, ma riuscì lo stesso a farsi valere grazie ai suoi ottimi movimenti attorno alla prima punta che creavano superiorità. A volte si è perfino adattato a giocare come attaccante esterno [...] Con Messi e Aguero gli spazi in area sono ridotti e dunque occorre decentrarsi e Gonzalo ha dimostrato di saper svolgere questo ruolo perfettamente. È un eccellente goleador ma anche un ottimo assist-man».
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