«Lo avrebbero voluto in tanti, dalla Germania, dalla Turchia, dall'Inghilterra, e qualcuno gli avrebbe fatto ponti d'oro…» Rimarcano questa frase, i colleghi de Il Corriere dello Sport, parlando di Gokhan Inler. Lo svizzero solo lunedì, dopo un lunghissimo digiuno, è tornato a vedere un a maglia da titolare. «La vita (nel calcio) è una perfida traiettoria, una palla impazzita che sposta l'umore, che relega in panchina - si legge sul CorSport - Inler per un po' era sparito, inghiottito nel nulla, sopraffatto gerarchicamente da chiunque. Poi c'è Napoli-Genoa, la riemersione, la sofferenza, la reazione insomma».
Ed è proprio da quella reazione che si deve ripartire: «Inler è ormai centodieci presenze, è quattro anni di Napoli, è due coppa Italia e tant'altro ancora, soprattutto (ahilui, manco fosse una colpa), diciotto milioni di euro che rappresentano un «peso», un fardello, quasi un impegno. Gokan però sa di essere importante nel progetto e non intende andar via da qui. Non ha mai avuto la tentazione di farlo, quando pure sono arrivate offerte; non ne avrà intenzione in futuro».
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