Bigon a Sky: «Inler, Zuniga e Zapata non si muovono. Higuain? Sta bene a Napoli»

Il ds azzurro Riccardo Bigon, ospite della trasmissione di SKY "Calciomercato l'originale", parla di mercato e in generale del Napoli.

BOTTO CUADRADO. «Quando entrano soldi è sempre possibile poter investire e rinforzare la rosa. Il Chelsea sappiamo che può permettersi di pagare certe cifre per i giocatori. Cuadrado voleva provare una nuova esperienza, penso già dalla scorsa estate».

ROMA. «Doumbia qualche stagione fa costava 40 milioni, ecco il motivo per cui nessuno lo aveva preso prima. E' molto forte, non è più giovanissimo ma è un giocatore affidabile. La Roma si rinforza di sicuro anche se comunque nel reparto avanzato ha giocatori importanti».

GALLIANI AL CITOFONO. «Galliani che citofona a Destro? Magari in Francia, in Ucraina e in Germania la fai senza le telecamere dietro e non si viene a sapere. Comunque ricevere la visita di Galliani a casa, in questo caso si parla di Destro, può solo aver fatto piacere al giocatore. Magari ha contribuito alla scelta finale del giocatore».

CAVANI E FOLGARIA. «Quando prendemmo Cavani nel 2010 ci fu un problema perché non avevamo il fax perché era finito il toner, e noi ne dovevamo ricevere uno dall'Uruguay col contratto firmato. Cercammo di notte un hotel lì vicino Folgaria che ci permise di fare tutto. quel piccolo hotel ci salvò.

IL COLPO PREDILETTO. «Non ce n'è uno. Anche i calciatori che hanno dato poco alla causa penso siano stati importanti lo stesso. Sono un Ds che pensa più alla continuità tecnica che ai cambi di giocatori, anche chi non gioca mai può aiutare la squadra».

LUCAS LEIVA. «E' un giocatore che avrebbe le caratteristiche giuste per noi, l'estate scorsa abbiamo provato a prenderlo».

MUSACCHIO. «Musacchio è un buon centrale di difesa, ma non si è dimostrato ancora un grandissimo difensore».

INLER. «Dare lui per avere Sahin? Non penso che vendere Gokhan adesso sia un'idea intelligente, al momento privarsi di lui è un'idea sbagliata, lui è un professionista molto ben compenetrato nella nostra realtà».

ZUNIGA. «Resta assolutamente con noi. La semplicità nel nostro mondo è poco ammirata, ma la continuità e la semplicità pagano sicuramente».

ZAPATA. «Lui è stato molto richiesto sia in estate che in questa sessione di mercato, ma abbiamo risposto a tutti che non si muove da Napoli. Noi siamo sicuri che sarà molto utile in futuro».

BENITEZ. «Il futuro del Napoli non è legato a qualche nome in particolare, che sia Benitez o Higuain. Il Napoli è una società forte e continuerà ad andare avanti a prescindere da chi resta e chi va via, me incluso. Mazzarri ad esempio è stato sostituito molto bene. Comunque in Italia c'è una vera e propria fobia in merito al fatto dell'ultimo anno di contratto. Noi ad esempio abbiamo avuto calciatori in scadenza che hanno fatto benissimo o stanno facendo benissimo».

HIGUAIN. «Il discorso su Rafa è una cosa, quello di Gonzalo è un'altra cosa perché lui ha un contratto di altri 3 anni. Al di là di questo, ci vivo a contatto tutti i giorni e lui vuole restare. La garanzia principale che abbiamo è che si potrà anche cambiare modulo l'anno prossimo con un altro tecnico. In questo momento la nostra rosa ci da la garanzia di cambiare anche modulo e filosofia di gioco. Detto ciò, la nostra volontà è quella di poter continuare con Benitez».

GABBIADINI. «Cedo che lo vorrebbero tutti gli allenatori del nostro campionato, siamo l'unica società che in questo mercato ha messo i soldi sul tavolo».

POCHO. «Al di là della simpatia e dell'affetto che possiamo nutrire per lui, in attacco stiamo messi bene così. Ritengo che dal punto di vista tecnico non ci serve al momento».

DARMIAN. «E' sicuramente un giocatore duttile perché può giocare sia a destra che a sinistra, è giovane ma già molto forte non per niente ha fatto un Mondiale. E' un ottimo profilo, ma abbiamo anche altre alternative, anzi, soprattutto altre alternative. La nostra idea per ora è lavorare su quello che abbiamo».

UVINI. «Potrebbe andare al Palermo. C'è stato un interessamento dei rosanero, vedremo come si concluderà questa trattativa».

VIDAL. «Lui è in parte un rimpianto perché eravamo arrivati in anticipo sul ragazzo ma poi lui ha scelto la Juve. Dai risultati che ha ottenuto penso abbia fatto anche bene».