Il tecnico azzurro Rafa Benitez parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Chievo. Ecco i convocati che porterà con sé a Verona: Rafael, Andujar, Colombo, Maggio, Britos, Albiol, Luperto, Strinic, Jorginho, Inler, Gargano, David Lopez, Callejon, Mertens, De Guzman, Gabbiadini, Hamsik, Duvan, Higuain.
FILOTTO. «Sarebbe importante centrare la terza vittoria consecutiva in campionato. Noi sappiamo che ci manca un po' di continuità e quindi fare questo filotto sarebbe importante. Domani sarà una gara difficile perché il Chievo è una squadra compatta che si difende bene, però noi vogliamo vincere e guardare avanti».
FUTURO. «Se il secondo posto mi convincerebbe a restare a Napoli? Come ho già detto ne parlerò tra due o tre mesi, l'importante è continuare a lavorare bene. Poi vedremo, sarò contentissimo se la squadra arrivasse più alto possibile. Riccardo Bigon diceva che abbiamo fatto tutto per far sì che la squadra cresca al di là dell'allenatore che sederà in panchina. Ci sono tanti calciatori giovani che possono giocare in diversi moduli. Il mercato nostro è chiuso, poi pensiamo a lavorare. Parlo ogni giorno con Bigon e De Laurentiis per pianificare il futuro».
LUPERTO e GIOVANI. «Parlo tante volte con mister Saurini, Pecchia, Bigon e Grava, noi parliamo di tutto. Se ho la possibilità di vedere la Primavera mi fa piacere, è importante sapere cosa possono fare i ragazzi».
CRESCITA. «Il Napoli in questi 18 mesi è cresciuto in molte cose, ma la società ha ancora ottimi margini per fare anche di più, ma tutto quello che è stato fatto non è certo solo merito mio. La squadra ora ha una dimensione più internazionale. Avete visto Zola? Anche lui non fa ritiro... Noi non lo facciamo mai, sembrava fosse impossibile vincere senza fare il ritiro e invece...»
REAL IN CHAMPIONS. «E' sempre positivo giocare in Champions, e meglio ancora contro il Real perché se giochi contro il Real vuole dire che sei arrivato in finale».
STRINIC. «Nessuno immaginava che lui potesse giocare così tante partite di seguito, invece lui sa gestire molto bene le sue partite perché sa dosare le sue energie».
GABBIADINI. «Lo conosciamo e sappiamo che è un buon giocatore, ma nel suo ruolo abbiamo altri giocatori forti come Callejon, Hamsik, Mertens e De Guzman. Gabbiadini è un giocatore che servirà al Napoli non solo adesso, ma soprattutto per il futuro e finora ha un atteggiamento fantastico».
MERCATO. «Qualche club si è rinforzato, ma anche noi abbiamo preso Gabbiadini e Strinic e siamo soddisfatti. Però sui giornali tutti si sono rinforzati, poi dobbiamo aspettare un po' e vedere come rispondono in campo i nuovi acquisti».
LIVERPOOL. «Lasciamo stare Liverpool, pensiamo soltanto al Chievo che tanto per il resto vedremo in seguito. Io ho uno splendido rapporto con società, tifosi e squadra, di futuro parleremo tra qualche mese».
CALCIO ITALIANO. «Deve migliorare sulla gestione dei giovani e dei calciatori italiani. Bisogna seguire quanto fatto altrove, anche per portare più tifosi dentro gli stadi. I giovani in Italia non sono quelli di venticinque anni, in Spagna i giovani hanno diciannove anni. Le regole di Tavecchio aiuteranno il calcio italiano, non solo il Napoli».
EQUILIBRIO. «Quello che è il nostro punto di forza, spesso diventa anche la nostra debolezza. Siamo bravissimi ad attaccare, ma ogni tanto ci sbilanciamo troppo. Con Gargano e Lopez abbiamo trovato più equilibrio, ma tutti e quattro i centrocampisti possono far bene, ognuno di loro ha le proprie caratteristiche».
HIGUAIN. «Lui ha fatto benissimo l'anno scorso, e all'inizio di quest'anno sembrava non fosse più su quel livello, però nelle ultime partite sta lavorando tantissimo anche in fase difensiva e sulla mentalità. Lui è un leader in campo e tutti devono seguirlo».
STOCCATA SUL MODULO. «Da quando sto in Italia ho capito diverse cose. Negli altri paesi quando cambi il modulo pensano tutti che hai perso la testa, qui invece succede il contrario. Secondo i giornali basta cambiare modulo per vincere. Qui ho imparato tanto, apprezzo molto di più gli allenatori italiani perchè è tanto difficile farlo in Italia. Mantenere lo stesso modulo, per me, è positivo, ma qui in Italia sembra sia sbagliato».
VALENCIA. «A Valencia mi presero dopo che era andato via Hector Cuper che faceva un gran lavoro sulla ripartenza, con Claudio Lopez. Io arrivai lì e cambiai tutto. Alzai la linea difensiva e vincemmo il campionato. Eppure c'era la stessa squadra, magari se avessimo giocato ancora con la linea più bassa sarebbe cambiato tutto. Anche a Tenerife ho sempre giocato con i difensori che spingevano molto in avanti. Anche al Liverpool era lo stesso. Bisogna solo trovare l'equilibrio perché troppo spesso ci sbilanciamo in avanti. Ci proviamo, ma non sempre ci riusciamo perché ci sono anche gli altri».
PICCOLE. «La chiave per noi è vincere le partite contro le squadre più "piccole", serve continuità sopratutto contro di loro. Vincere queste gare danno maggiore fiducia».
MERTENS. «La competizione che ha con De Guzman è molto positiva per loro, e anche per voi giornalisti (ride). Ognuno di loro ha le sue caratteristiche, anche se sono entrambi dinamici e sanno come saltare l'uomo. Jonathan corre tantissimo e fa entrambe le fasi con grande intensità».
GHOULAM. «Dobbiamo desiderare il meglio per Faouzi, se riuscisse a vincere la Coppa saremo tutti felici per lui. Quindi gli auguro di vincere la Coppa D'Africa e tornare così ancora più entusiasta a Napoli. Tanto noi ora abbiamo Strinic che sta facendo molto bene».
INSIGNE, MICHU E ZUNIGA. «Stanno tornando, Camilo inizia a fare qualche esercizio con il resto della squadra. Michu è stato qui con noi l'altro giorno, Insigne sta cominciando a fare i primi passi».
Commenti (0) Inserisci un commento (I commenti saranno sottoposti a moderazione)