Ai microfoni di Radio Kiss Kiss è intervenuto l'agente Fabio Andreotti, procuratore di Roberto Insigne: «Sembrava di assistere ad una discussione tra moglie e marito che si additano, ma la verità, come spesso accade, sta nel mezzo: la colpa la si deve dividere per due. A leggere certe dichiarazioni può sembrare che la colpa sia tutta di Roberto, però questo non è corretto. Il ragazzo è rimasto in Calabria come aveva promesso. Sul finire del mercato, un altro club di Lega Pro lo ha cercato e lui ha rispettato quanto detto al presidente: 'Serie C per Serie C, rimango a Reggio. Se vuole farmi fare il salto di qualità e lasciarmi libero di salire in B, ben venga; se invece ritiene il mio apporto importante, resto dove sono'. E così è stato. Ormai si è chiarito il tutto, come spesso accade in questi casi si sente una sola verità e non più campane, però alla fine Roberto è rimasto a Reggio Calabria per volere del presidente Foti nonostante richieste da club di Lega Pro».